Autore: Matteo Palmisano

In merito alla crisi della Sampdoria, Marco Ferrari ha parlato della possibilità di mantenere il titolo sportivo anche ripartendo dalla Serie D La Sampdoria corre il serio rischio di fallimento. L’appello del Cda, che ha convocato l’assemblea degli azionisti per il 26 maggio in prima convocazione, parla chiaro. Serve un investitore, qualcuno disposto a mettere – subito – almeno 30 milioni per evitare la Serie D. La situazione blucerchiata ricorda, per alcuni aspetti analizzati qui () quella del Parma del 2015. Ai tempi, dopo la Serie D, ci fu il consorzio Nuovo Inizio, con presidente Marco Ferrari, che rilevò il club. Proprio Ferrari, al Secolo XIX, ha spiegato quanto fu…

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Marco Ferrari, presidente del consorzio che rilanciò il Parma nel 2015, ha analizzato le analogie con l’attuale situazione della Sampdoria La situazione della Sampdoria ricorda, per molti aspetti, quella del Parma del 2015. I ducali finirono in Serie D dopo il caos della gestione Ghirardi e il passaggio, mai del tutto chiarito, a Manenti. La speranza, ovviamente, è che i blucerchiati non facciano la stessa fine. A parlare delle similitudini tra le due situazioni, al Secolo XIX, è stato Marco Ferrari, presidente di Nuovo Inizio, società che ha riunito alcuni dei principali imprenditori parmigiani nel rilancio del Parma dopo il 2015. Ferrari analizza subito la prima delle tre similitudini con la Sampdoria:…

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Il Cda della Sampdoria ha convocato l’Assemblea degli azionisti a fine maggio: l’aumento di capitale può passare anche senza l’appoggio di Ferrero La Sampdoria ci aveva provato anche in inverno. Tra fine dicembre e inizio febbraio erano state sei le convocazioni di Assemblee degli azionisti per un aumento di capitale chiesto dal Cda e non arrivato dalla proprietà. Proprietà che non si era neanche mai presentata, ostacolando i potenziali investitori. Massim Ferrero continua a volere i 40 milioni necessari al trust, ma, come riporta Tuttosport, le cose stanno cambiando. Le nuove norme in materia di crisi aziendale tutelano i diversi della Sampdoria e, in vista di un possibile…

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Il Cda della Sampdoria è consapevole che il tempo per salvare il club sia agli sgoccioli: i consiglieri sono disposti a tutto per assistere l’investitore e risolvere la crisi Il tempo è quasi finito. Per salvare la Sampdoria dalla liquidazione giudiziale e – pertanto – dal fallimento sono rimasti meno di venti giorni. Diciotto, per la precisione. Tanti sono fino al 29 maggio, data della seconda – e ultima – convocazione dell’Assemblea degli azionisti voluta dal consiglio d’amministrazione. Il piano per ristrutturare il debito, dimezzandolo del 50% grazie all’articolo 57, c’è. Serve, però, qualcuno che, tramite bond o aumento di capitale, immetta soldi nel club.…

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La Sampdoria ha bisogno di un investitore: in attesa della cessione servono almeno 30 milioni e i soggetti interessati si aspettano l’appoggio di Garrone Chi salverà la Sampdoria? Il Cda ha convocato un’Assemblea degli azionisti per il 26 maggio alle 15:00 a Corte Lambruschini e, in seconda convocazione, il 29. L’ordine del giorno è chiaro: operazioni sul capitale – delibere inerenti e conseguenti. Modifiche statutarie – delibere inerenti e conseguenti. Il Cda vuole sfruttare l’articolo 57 del Codice della crisi d’impresa per dimezzare il debito, ma il piano ha bisogno di un investitore esterno. E i nomi di chi può intervenire per salvare il…

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Per risolvere la crisi, il Cda della Sampdoria ha convocato un’assemblea degli azionisti: la riduzione del debito sarà utile solo con un impegno vincolante Ora ci sono delle date. Il comunicato diffuso dalla Sampdoria, con cui il Cda ha annunciato un’assemblea degli azionisti per il 26 maggio alle 15:00 e, in seconda convocazione, per il 29, mette dei paletti. All’ordine del giorno, come riportato in modo molto chiaro, ci sono le “operazioni sul capitale”. A quattro e un giorno dalla scadenza per il pagamento degli stipendi. Il Cda sta cercando in tutti i modi di evitare la liquidazione giudiziale, ovverosia il fallimento, che significherebbe ripartenza dalla Serie A. Nel…

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Il presidente della Sampdoria Marco Lanna crede ancora nelle capacità di Dejan Stankovic, che lui stesso ha scelto per rimpiazzare Giampaolo La Sampdoria è retrocessa. Contro l’Udinese è diventato ufficiale quello che, ormai, era noto a tutti. Dejan Stankovic non è riuscito a salvarla nonostante, almeno per i primi mesi, sia riuscito a restituire un’identità alla squadra, che spesso ha lottato alla pari. Per poi, però, perdersi sul più bello. Stankovic, a ottobre, ha firmato un contratto fino a giugno con rinnovo automatico in caso di salvezza. Che non è arrivata e, dunque, il suo futuro è in bilico. Così come è in…

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La Sampdoria non ha saldato per intero la rata di aprile con il Fisco: il club blucerchiato non ha potuto contare – per tempo – sui soldi di Chabot La Sampdoria ha bisogno di liquidità. Le casse del club sono vuote e ci sono diverse scadenze da onorare, con la data limite del 20 giugno, quando bisognerà iscriversi al prossimo campionato di Serie B. Servono trenta milioni, compresi quelli necessari a saldare le rate del maxi-debito con il Fisco. Quella di maggio sarà di 500.000 e la Sampdoria conta di pagarla usando gli 1,2 milioni che dovrebbero arrivare dal Colonia per il riscatto anticipato di Julian…

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Il Colonia è a un passo dal trovare l’accordo con Chabot: i soldi del riscatto serviranno alla Sampdoria per la rata con il Fisco e alcuni stipendi Ad aprile la Sampdoria ha fatto fatica a trovare gli 1,2 milioni per la rata del maxi-debito con il Fisco. I soldi sarebbero dovuti arrivare dal Colonia, che avrebbe voluto pagare in anticipo il riscatto di Julian Chabot, in Germania dal gennaio 2021. Le difficoltà nel trovare un accordo tra il giocatore e la società hanno rimandato l’ufficialità del riscatto e così i blucerchiati hanno saldato una parte del debito grazie ai soldi arrivati da biglietteria, sponsor, etc. Ora,…

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Alla Sampdoria serve un totale di 30 milioni per l’iscrizione al campionato di Serie B: non ci sono solo gli stipendi arretrati da saldare… La  Sampdoria ha bisogno di trenta milioni. Entro il 20 giugno la società blucerchiata deve saldare i debiti per iscriversi al prossimo campionato di Serie B. Le casse, però, sono vuote. Pertanto c’è bisogno di un investitore che, tramite l’aumento di capitale o il prestito obbligazionario convertibile, immetta la liquidità che serve a non perdere il titolo sportivo. Tredici milioni servono per gli stipendi dei primi tre mesi. E gli altri 17? Innanzitutto, per iscriversi, bisogna essere in regola con tutti…

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