La Uefa cambia le regole del Financial Fair Play, i furbetti adesso avranno vita molto più difficile soprattutto con gli ammortamenti…
La Uefa sta cercando un modo per evitare che a livello finanziario alcuni club possano aggirare le regole schiacciando economicamente le altre realtà europee, gli ultimi sviluppi in materia di plusvalenze gonfiate (o fittizie se preferite) sono delle manovre che hanno l’obiettivo di far risultare alcuni bilanci migliori di quelli che effettivamente sono.
Motivo per cui da Nyon si proverà a rendere difficile la vita dei cosiddetti “furbetti del quartierino”, cartellino da spalmare in varie stagioni grazie agli ammortamenti e soprattutto scambi di di comodo giocatori. Soprattutto se a cifre considerate folli e fuori mercato.
Il nuovo Fari Play Finanziario
Uefa, nuove regole per gli ammortamenti: avviso ai “furbetti”
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La Commissione licenze Uefa, presieduta da Gabriele Gravina (numero uno della FIGC), si è riunita qualche giorno fa e le decisioni prese diventeranno legge a fine giugno. Motivo per cui dall’inizio ufficiale della prossima stagione 1 luglio 2023 saranno le linee giuda entro le quali muoversi.
- Ammortamenti quinquennali (non più decennali).
- Scambi di giocatori. Dall’1 luglio a bilancio verrà messa solo l’effettiva differenze pagata con soldi veri. Quindi a prescindere dalle valutazioni (anche iperboliche in alcuni casi) conterà solo quanti soldi effettivamente vengono versati. Ad esempio anche valutando due calciatori uno 100 e l’altro 90 milioni, a bilancio andrebbero solo quei 10 di differenza in quanto cifra versata nella casse dell’altro club. Questo dovrebbe arginare le valutazioni esagerate per abbellire alcuni bilanci.
- Prestiti da club “amici”, ossia appartenenti allo stesso gruppo (le multiproprietà). I prestiti saranno consentiti ma, se un club ad esempio prestasse un giocatore a 10 milioni con un valore a bilancio di 50 il club proprietario del cartellino dovrebbe mettere un -40 di minusvalenza. Prevista una deroga per i calciatori infortunati, i quali hanno bisogno di giocare per recuperare.
- Obbligo di pagare debiti, stipendi e spese di mercato entro 90 giorni, con 4 controlli all’anno.
- Il deficit consentito non sarà più di 5 milioni ma di 60 milioni (90 per i club con i conti in regola). Inoltre conteranno anche le spese per i giovani e gli impianti (precedentemente non conteggiate).
- Salary cap globale, per spesi di mercato, agenti e stipendi non si potrà superare il 70% del fatturato. Questo però entrerà in vigore nel 2025, prima di allora sarà ammesso il 90% e poi l’80%.
- Sanzioni fisse, in base alla violazione ognuno saprà già quanto deve pagare da una griglia predeterminata.