rso La Sampdoria ha conquistato con merito i playoff e ora è pronta a prendersi l’ultimo posto per la Serie A. E bravo Andrea Pirlo…
Ci siamo, è arrivata quella che, molto probabilmente, sarà la settimana più importante dell’anno. Eh sì, perché dopo un campionato altalenante la Sampdoria ha la grande occasione di diventare la protagonista di questi playoff. Un mini girone d’inferno che regala l’ultimo posto disponibile per la Serie A.
È dura? Certamente sì, perché l’ostacolo di avere un solo risultato utile in trasferta su tre è parecchio scomodo da superare ma questa squadra, se si presenterà quasi al completo come a Catanzaro, può essere davvero quella più attrezzata e, in un certo senso, anche la più riposata delle pretendenti.
Ma facciamo un recap prima di questa emozionante sfida… perché di fatto, per come si era messo il campionato, poter partecipare è già di per sé un grande traguardo.
Chissà dove sarebbero oggi i blucerchiati senza 4/5 indisponibili a partita e chissà dove sarebbero Parma e Como se avessero dovuto affrontare tutte le difficoltà della Samp? Non ci può essere la controprova ma vincere un moto Gp con una ruota sgonfia credo sia quasi impossibile per chiunque. Anche per il più talentuoso ed esperto dei motociclisti.
È stato un anno durissimo, con l’ombra di Massimo Ferrero sempre pronta a disturbare la società, messo in mezzo, quasi in modo chirurgico, anche quando non ce ne sarebbe stato motivo. Una stagione costellata da mille infortuni e recuperi faticosi e lunghi, un anno in cui tutto quello che hai conquistato l’hai sudato goccia dopo goccia.
E ora è giusto dare i meriti che società, mister e squadra si sono conquistati con voglia e impegno. La dirigenza, come ho già citato in alcuni scritti precedenti, dopo una serie di errori iniziali, ha corretto il tiro in corsa andando a sistemare quelle mancanze evidenti a chi ha voluto guardare in faccia i fatti non nascondendosi dietro alla comune frase “però ci hanno salvato”.
Sampdoria ai playoff: un applauso ad Andrea Pirlo
Sampdoria, ora prendiamoci l’ultimo posto per la Serie A. E bravo Andrea Pirlo…
LEGGI ANCHE Sampdoria, ma sì andiamo a Palermo a giocarcela senza nessuna paura!
Tante le iniziative che hanno avvicinato il tifo, esemplare anche in questa occasione, alla società e alla squadra e chiara ed evidente la buona conduzione del mercato di gennaio, volta a colmare lacune importanti con mosse astute e ragionate. Sbagliare può anche essere lecito perseverare no, e non è stato fatto.
Ma voglio fare una menzione speciale per Andrea Pirlo: no, non ho cambiato idea sul suo operato. Penso sempre che la preparazione abbia condizionato la stagione e penso anche che spesso abbia fatto valutazioni rivedibili ma un grandissimo merito lo ha e sono la prima ad essere felice di darglielo.
Pirlo ha tenuto a galla la Sampdoria nel momento ambientale più difficile e ha saputo plasmare un gruppo solido e unito che raramente si percepisce in questo calcio moderno. Credo che solo per questo meriti di rimanere al timone dei blucerchiati indipendentemente dall’esito dei playoff.
Infine, voglio ribadire la mia ammirazione per questo gruppo. Mai visto un giocatore lamentarsi per un cambio, mai una gamba tirata indietro in un contrasto… Quando la squadra era in difficoltà non è stato certo per mancanza di impegno… Quello che in fondo si chiede ai ragazzi che indossano questa maglia.
Si potrebbe sì escludere qualcuno, ma oggi preferisco non farlo e pensare che anche chi non ha dato il meglio fino ad ora possa rifarsi nel momento più importante della stagione.
Verso Palermo-Sampdoria, quanta grazia questa volta…
È vero, l’ho detto e lo sottolineo ancora volentieri, per la prima volta, anche nelle sconfitte sono riusciti ad emozionarmi, a controvertere l’idea che, al giorno d’oggi, non si possa più vedere una squadra unita con un solo intento comune.
Comunque vada non sarà un successo… perché l’obiettivo è uno e non raggiungerlo porterebbe ugualmente ad un rammarico ma resterà negli occhi, almeno nei miei, l’insieme di maglie blucerchiate che corrono sotto La Sud, mano nella mano, a cantare a squarciagola i cori della Gradinata.
Troppa grazia in questo pezzo? No, solo la voglia di poter vedere festeggiare, tutti insieme, un traguardo che meritiamo tutti. Nessuno escluso.
Forza ragazzi la strada è lunga ma porta in paradiso e il cielo deve essere sempre più blu… cerchiato di blu.