La Sampdoria di Andrea Sottil è bersagliata dalle critiche ma cosa sarebbe successo se la rete di Akinsanmiro non fosse stata annullata?
Strana bestia, il calcio: stavo scrivendo il mio commento a mente fredda (a caldo si pensano cose non filtrate, più genuine ma meno ragionate), quando – soprattutto grazie all’insistenza di mio figlio Lorenzo, inviperito da domenica pomeriggio – ho guardato più e più volte le immagini del goal cosiddetto “irregolare” annullato ad Ebenezer Akinsanmiro contro il Brescia.
Ve la dico meglio, amici di ClubDoria46: era pronto un pistolotto (che, peraltro, in parte confermo) sulla modestia complessiva della partita tra blucerchiati e rondinelle, risoltasi grazie ad un colpo di testa su calcio da fermo a favore di Maran, quando ho finito di scandagliare per la cinquantasettesima volta le immagini – tutte, anche quelle che il già pessimo arbitro Rocchi, oggi ancor peggiore designatore, dice di aver visionato in sede VAR – del presunto tocco di braccio di Akinsanmiro, e ho cambiato non già le opinioni tecniche o tattiche, quanto quelle sull’esito della gara.
Perché, vedete, se l’episodio è determinante al punto da poter cambiare il punteggio, l’importanza è evidente anche ad un bambino. Ma mi chiedo, e vi chiedo: se lo stesso episodio fosse capitato sullo 0-1, nel convulso finale di gara, cosa avremmo detto? Che la Sampdoria, sì, l’episodio, ma se l’era gestita male la partita, mancando il vantaggio e contrattaccando peggio una volta sotto.
Qui, però, e a Cittadella (rigore evidente non dato a Pedrola), la decisione arbitrale è stata tale da non condizionare il risultato (cosa, di per sé già grave), ma l’intero andamento della partita. Proviamo ad andare in vantaggio dopo circa venti minuti nei quali il goal era apparso conseguenza logica, e poi vediamo quale partita ne viene fuori: certo, angoli per il Brescia, squadra fisica (…e basta), e quindi pericolosa, ma intanto sotto di un gol e con praterie per la velocità dei vari Tutino, Akinsanmiro, Depaoli e Borini.
Oppure buttiamo dentro un rigore sacrosanto al 93’ a Cittadella, e vediamo cosa riesce alla squadra di casa in quel rimanente minuto e mezzo.
Sampdoria, da Pedrola ad Akinsanmiro: sono tutti contro di noi…
Sampdoria, le critiche a Sottil? Intanto datemi la rete regolare di Akinsanmiro…
Perché poi passa la voglia di commentare la partita: la Juve Stabia, per dire, ha sfruttato al meglio dieci minuti di follia e ha portato a casa un risultato ineccepibile. Il Brescia assolutamente no, ed è il secondo anno di seguito, en passant.
Mi fanno sorridere quei notisti che in video sostengono che la Sampdoria era stata graziata contro il Mantova: a questi incompetenti (ripeto l’aggettivo esatto: incompetenti, spero solo quello) andrebbe ricordato che, purtroppo per loro, il regolamento parla chiaro, e il portiere in area non può essere toccato, né “venialmente”, o leggermente”, come mi è capitato di sentir dire, né violentemente. E il giocatore del Mantova tocca Vismara in uscita. Punto. Tanto è vero che l’arbitro fischia addirittura prima della conclusione dell’attaccante degli ospiti (tutto documentabile, niente fanfaronate, che con me non attaccano mai).
Invece è inoppugnabile che a Cittadella e con il Brescia la sestina arbitrale abbia fatto male, e direi in perfetta coscienza. Troppo perfetta. Ha fatto benissimo, quindi, la società a farsi sentire. L’esito dei campionati passa attraverso questi episodi. Veder vanificato un buonissimo primo tempo da “errori” così pacchiani da non poter essere considerati “errori” ha una rilevanza tale che non ha nemmeno bisogno di commento.
Dopodichè, parliamo pure delle scelte di Sottil (che continuano a non convincermi) o delle mezze prestazioni di alcuni protagonisti: tutto vero, ma intanto lasciatemi capitalizzare il mio goal. Regolare.