L’ex terzino della Sampdoria, Djamel Mesbah ha parlato ai microfoni di itasportpress.com della situazione societaria dei blucerchiati e di Dejan Stankovic. Parole di elogio anche verse Mehdi Leris e Sabiri.
La Sampdoria dopo la sconfitta avvenuta alla Dacia Arena di Udine ha detto ufficialmente addio alla Serie A, infatti è arrivata la matematica sulla retrocessione dei blucerchiati in Serie B.
A tal proposito l’ex difensore della Sampdoria, Djamel Mesbah ha parlato ai microfoni di itasportpress.com, della situazione dei blucerchiati tra campo e problemi societari che spaventano e non poco:
Non ne ho idea di cosa sia accaduto a livello societario. Mi dispiace per la città, per la storia della società e per quei fantastici tifosi, che porterò sempre nel mio cuore. Speriamo soltanto nella Serie B e non immagino altre categorie
Sampdoria, Djamel Mesbah spende parole di elogio per il tecnico
Sampdoria, Djamel Mesbah: Stankovic? non so quanti altri lo avrebbero fatto
LEGGI ANCHE Sampdoria, Ronaldo Vieira: stagione sfortunata. Sul futuro vi dico che…
Nel corso dell’intervista il terzino classe 1984 che con la Sampdoria ha giocato dal 2014 al 2016 collezionando 24 presenze, ha speso parole di elogio verso il tecnico Dejan Stankovic ritenendolo una delle poche persone che avrebbe accettato di allenare una squadra come la Sampdoria con tutti i problemi di questa stagione.
Io un po’ mi meraviglio, perché guardo le partite della Samp e ho visto una squadra che gioca bene, che prova a fare qualcosa a livello di gioco. Purtroppo però cosa puoi farci? Il distacco di punti dalle altre era troppo elevato. In più vorrei aggiungere un aspetto…Stankovic ha dimostrato di possedere gli attributi. Non so quanti altri allenatori avrebbero accettato la panchina della Samp in una situazione del genere. Soltanto giù il cappello per quello che ha fatto e sta facendo
Battute finali dell’intervista sui giocatori che hanno colpito maggiormente l’ex terzino della Sampdoria, un suo connazionale e un giocatore che ha fatto molto discutere in campo e non come Sabiri:
Direi Sabiri e il mio connazionale Leris. Hanno un grande divenire davanti. Due predestinati. Mi sento di dirlo con convinzione. Questa stagione si sono messi in luce