Claudio Nassi, ex direttore sportivo della Sampdoria, ha parlato degli affari con il Como da cui prese Vierchowod, Fusi e Moreno Mannini
Sabato 27 aprile ci sarà Sampdoria-Como, una sfida che mette di fronte due società, al momento, con obiettivi diversi, ma che in passato hanno speso collaborato sul mercato. I lombardi sono stati, nel primo periodo di Paolo Mantovani presidente, degli alleati dei blucerchiati, pur essendo, come afferma Claudio Nassi, una bottega molto cara.
L’ex direttore sportivo della Sampdoria, al Secolo XIX, ha raccontato degli affari con i lariani, nati anche grazie alla presenza, nel Como, di Mino Favini:
Mantovani voleva vincere. Ma non potevamo prendere Tardelli o Cabrini. E così cercavo i migliori talenti italiani in B e in C. E il responsabile del settore giovanile del Como era un uomo che stimavo tantissimo, Mino Favini.
Sampdoria, Nassi: dal Como anche Fusi e Mannini
Sampdoria, Claudio Nassi: Como bottega cara. Così ho preso Vierchowod
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Il Como era una fucina di talenti, come il grande Pietro Vierchowod, che Nassi vide per la prima volta quando lavorava alla Pistoiese nel 1976:
Quando lavoravo nella Pistoiese lo vidi contro il Como nel 1976 in un torneo nel Lazio. Notai Matteoli. E poi lui, Pietro, una potenza bestiale. E pensai: “un giorno lo vorrei con me, è uno dei difensori più forti mai visti”.
Una trattativa lunga e, soprattutto, costosa:
Arrivato alla Samp decisi di provarci. Al Como era arrivato un ds mio amico, Cecco Lamberti e gli chiesi lo Zar. Ma lui mi avvisò: “Lo vuole Beltrami all’Inter, ci danno 600 milioni più la metà di Centi”. Il Como ci chiese un miliardo e 300 milioni e di lasciargli Vierchowod a Como altrimenti Marchioro, che li aveva portati in A, sarebbe andato via. Il Como era una bottega carissima.
E poi tanti altri affari. Nel 1983 l’acquisto di Roberto Galia, per cui la Sampdoria superò la concorrenza della Juventus. E poi ancora Fusi e Moreno Mannini:
Fusi era forte ma la Samp aveva già Pari in mediana e Pellegrini come libero. Dissi a Mantovani, se vuole lo prenda ma prima di lui acquisti Moreno Mannini. Prese Fusi pagandolo due miliardi, lasciandolo lì per un paio di anni. E fece uno scambio incredibile: Guerrini al Como, Mannini alla Samp, a zero. Lo riempii di complimenti: “Ha preso un difensore fortissimo, completo, un affare eccezionale”.
Fino ad arrivare, nel 1989, a Giovanni Invernizzi. E Matteoli, preso, nel 1985 che, purtroppo, ebbe più fortuna nell’Inter dei record di Giovanni Trapattoni.