La vittoria di Venezia ha dato nuovo slancio alla Sampdoria: il protagonista del pomeriggio del Penzo, Ciccio Caputo, racconta la sua emozione e il feeling con Faggiano
Ciccio Caputo sta spingendo la Sampdoria alla salvezza. L’attaccante blucerchiato è stato decisivo in diverse occasioni, soprattutto a Venezia, dove, con una doppietta, ha spinto la squadra a una vittoria fondamentale in ottica classifica.
La vittoria, come afferma al Secolo, deve dare slancio alla Sampdoria:
Per l’importanza della gara è stata molto significativa per me e la squadra. Siamo stati bravi, vittoria pesantissima: non è che ci siamo salvati ma ci dà slancio, fiducia e serenità. I tifosi sono stati eccezionali, fondamentali, tutta quella gente sugli spalti ci ha caricato: la vittoria era l’unico modo per ricambiare l’immenso affetto. Non vedo l’ora di giocare nel Ferraris pieno: il tifo è la nostra arma in più.
La sua esperienza, per certi versi, ricorda quella di Dario Hubner. Caputo è tornato tardi in Serie A e ora vuole restarci:
Ci ho messo tanto per ritrovare la A, ora ci sono da 4 anni e voglio restarci più che posso. Grande bomber Hubner, la differenza è che non fumo.
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A Genova ha ritrovato Daniele Faggiano, che ha spinto molto per chiudere la trattativa con il Sassuolo a fine mercato estivo:
Ha spinto molto per avermi, ma non sono venuto solo per lui anche se è un grande direttore, un amico. Mi ha voluto al Noicattaro, mi ha preso in Eccellenza, mi ha portato al Bari con Perinetti e Conte e abbiamo vinto la B: è una figura importante.
In questa stagione Caputo ha spesso fatto coppia con Fabio Quagliarella. La convivenza tra i due, secondo l’attaccante, è possibile:
Abbiamo già dimostrato in certe gare che possiamo fare benissimo insieme: può fare goal lui, io, gli altri. Il goal per una punta è importante ma per me non è un’ossessione: se vinciamo e non segno sono felice. Fabio è sempre stato un riferimento, un esempio, ha vinto la classifica cannonieri davanti a Ronaldo, non puoi metterlo in discussione.