Una Sampdoria in versione operaia si porta a casa 3 punti a sorpresa contro il Palermo. Punti raggiunti con grinta e agonismo…
La Sampdoria dimostra di essere una squadra in crescita, mettendo da parte il “gioco spettacolare”, che i tifosi si aspettavano con l’arrivo di Andrea Pirlo, sostituendolo con la determinazione e abnegazione. Difatti, la strategia di gioco della Sampdoria ha sorpreso tutti.
Il contestatissimo Pirlo, consapevole delle limitazioni in termini di tecnica individuale della rosa a lui consegnata (grazie al “mercato” estivo), comprende che solo gli (allenatori) stupidi non cambiano mai idea adottando una tattica completamente diversa da quella a cui ci aveva abituato.
Invece di cercare il controllo con uno (sterile) possesso, la Sampdoria ha abbracciato il calcio operaio. Scompare la ricerca forzata e, talvolta, irritante (specialmente quando puntualmente perdevamo partite avendo il 65% del possesso) del possesso palla.
Scompare la costruzione dal basso che ci ha fatto prendere più di un goal (e quasi bruciare un portiere che, invece, tra i pali, si sta rivelando ottimo).
E scompare anche l’altissima linea di difesa (manco avessimo Nesta e Cannavaro) che spesso ci ha fatto subire reti in contropiede, mandando le punte avversarie davanti a Stankovic in 3 passaggi.
La nostra partita è stata caratterizzata da lanci lunghi, duelli aerei (ahimè spesso persi) e un impegno da applausi nelle seconde palle (queste invece spesso conquistate), un pressing assai aggressivo (palla o gamba) dove Esposito (che, lo abbiamo già capito, non è certo un bomber da doppia cifra) diventava il nostro primo difensore, pressando selvaggiamente i difensori avversari.
Sampdoria, Andrea Pirlo maestro di un calcio operario con Vieira al comando delle operazioni
Sampdoria Andy(9)Amo: la Sampdoria “operaia” si porta a casa 3 punti a sorpresa
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In mezzo al campo si conferma la crescita esponenziale di Ronaldo Vieira (che tanto ho criticato negli anni passati, ma, in questa stagione, dopo Pedrola e Stankovic, il più decisivo della nostra rosa), l’Inglese si trova alla grande nel ruolo di distruttore di gioco, recuperando un enorme quantità di palloni.
La difesa è stata il fulcro della strategia di Pirlo (sostituito in panchina da Baronio): “Primo non prenderle”, il nuovo dogma di Pirlo, contro un Palermo il cui calcio offensivo (terzo attacco del campionato) è ben noto a tutti.
Il nostro Mister, che veniva accusato da molti supporters, di non imprimere “garra” alla squadra, ha zittito tutti, i nostri giocatori hanno menato come dei fabbri compiendo ben 17 falli e prendendo ben 4 gialli.
In poche parole: si sopperisce alle lacune tecniche con l’agonismo, concetti ben lontani dal “primo Pirlo”, ma, ad oggi, concetti che calzano assai meglio con la rosa attuale della Samp.
Alla fine dei conti la Samp ha ottenuto una vittoria fondamentale, aggiudicandosi i tre punti e scalando alcune posizioni in classifica. A chi critica l’assenza di spettacolo, consiglio un bell’abbonamento alle partite del Manchester City!
Applaudiamo invece la determinazione e di capacità di adattamento da parte dei giocatori e del Mister! Dopo tutto la bellezza del gioco può aspettare quando si tratta di sopravvivenza in Serie B.