Moviola del Club, Como-Sampdoria: la signora Ferrieri Caputi fischia troppo poco soprattutto quando si alza il ritmo…
Como – SAMPDORIA (Mercoledì 27 Settembre 2023 – 7ª giornata)
Arbitro: FERRIERI CAPUTI Maria Sole (Sezione Livorno)
Assistenti: MONDIN Luca (Treviso) – BITONTI Paolo (Bologna)
IV: PELETTI Marco (Crema)
VAR: VALERI Paolo (Roma2) – AVAR: GARIGLIO Matteo (Pinerolo)
Prestazione nei canoni della normalità della trentaduenne direttrice di gara che, intervenendo tempestivamente al primo minuto con un’ammonizione ai danni di Borini, definisce da subito i parametri della gestione a livello disciplinare (con metro di giudizio mantenuto costante nel corso di tutto l’incontro). Eccede, talvolta, nella ricerca del vantaggio per lasciar giocare senza interrompere il gioco (con il rischio di potenziali scontri ed infortuni dei giocatori). Corrette le valutazioni, una per parte, su presunti contatti palla/braccio. VOTO: 6
Primo Tempo
Calcio d’avvio affidato alla Sampdoria che, alla prima palla persa rimedia anche il primo cartellino giallo, sventolato all’indirizzo di Fabio Borini, reo di un intervento in ritardo ai danni di Iovine.
Intervento disciplinare della direttrice di gara immediatamente sul metro sanzionatorio, bypassando qualsiasi approccio “preventivo” (metro sanzionatorio mantenuto comunque uniforme nel corso del match).
Prima frazione che scorre senza grandi emozioni fino al 34’ quando, su cross in area comasca operato da destra da Stojanovic, pallone che ad una prima vista pare venire a contatto con il braccio del difensore (Barba) ma che, dal replay, risulta invece regolare (colpendo la coscia del giocatore). Bene, nella circostanza, la valutazione dal terreno di gioco dell’arbitro e dell’assistente Bitonti (frontale all’azione).
Un minuto più tardi ammonizione ai danni di Da Cunha, reo di un intervento analogo a quello di Borini ai danni di Barreca.
Nel finale di frazione, unica sbavatura del primo tempo, per un fallo di mano non ravvisato dall’arbitro con Curto che, in scivolata ad anticipare Esposito sulla fascia sinistra, viene a contatto con il pallone (innescando poi un pericoloso contropiede in favore del Como): circostanza di difficile lettura per il fatto che il corpo del difensore copre la visuale dell’arbitro rendendo difficile la rilevazione braccio/pallone.
Secondo Tempo
Moviola del Club, Como-Sampdoria: Ferrieri Caputi fischia troppo poco…
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Nella ripresa, con i ritmi che salgono (padroni di casa) rispetto a quelli della prima frazione, qualche intervento troppo tardivo da parte della direttrice di gara che, nel tentativo esasperato di privilegiare il gioco senza interruzioni, rischia potenziali reazioni dei giocatori o potenziali scontri ed infortuni.
È il caso dell’intervento falloso a centrocampo ai danni di Girelli, affossato e senza possibilità di sviluppo dell’azione, con il fischio che giunge solo dopo una decina di secondi (nel momento in cui i blucerchiati perdono il pallone).
Al 52’ ammonizione di Murru che reitera il secondo intervento falloso in rapida successione (pagando quindi la somma del duplice fallo).
Cinque minuti più tardi, con il Como passato in vantaggio, Stojanovic è costretto a “spendere” il più classico dei falli-tattici, trattenendo l’autore del goal Ioannu, arrestandone la ripartenza con la Samp impreparata nella circostanza.
Al 64’ proteste in casa Como per un presunto contatto braccio/pallone: il cross da sinistra di Ioannu intercetta la spalla di Stojanovic al centro dell’area blucerchiata ma in maniera del tutto fortuita e con il braccio attaccato al corpo del difensore sloveno. Anche in questa circostanza, nonostante l’insistenza del cipriota, corretta la valutazione della dinamica di campo.
Nel finale di gara c’è spazio per 3 ulteriori ammonizioni: la prima (78’) ai danni di Cutrone per un intervento in scivolata in ritardo su Verre; due minuti più tardi è Pedrola (che rischia anche il potenziale doppio giallo), reo di una lunga ed accesa protesta a centrocampo. Chiude il trittico Barreca a quattro dal 90º per un altro intervento in scivolata su Cassandro che, al pari dei precedenti episodi di eguale entità, genera l’ultimo provvedimento disciplinare dell’incontro.