La Serie A, l’Agcom e il Governo danno un taglio al “pezzotto”: in ottica anche dei diritti tv, multe fino a 5.000 euro per gli utenti illegali
Niente più streaming illegale. La lotta alla pirateria in Italia è iniziata e chi sceglierà di andare avanti a guardare le partite sui siti pirata rischia di vedersi arrivare multe fino a 5.000 euro. La Serie A lancia la sua battaglia contro il “pezzotto”. E, d’ora in poi, la Guardia di Finanza avrà presto nome e cognome e indirizzo IP degli abbonati illegali
Agcom, Forze dell’ordine e Governo hanno detto basta. Chiunque fruisca di un contenuto illegale lascia tracce online che possono essere usate per l’identificazione. Fondamentale, in Italia, per la lotta alla pirateria la piattaforma Piracy Shield, entrata in funzione nel weekend del 2-4 febbraio e ora pienamente funzionante.
Diritti Tv, niente pezzotto: bloccate anche le app
Diritti Tv, guerra al “pezzotto”: in arrivo multe da 5.000 euro
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Tracciare i fruitori illegali potrebbe certificare in oltre 1.000.000 il numero di utenti illegali per le partite di Serie A e non solo. Ogni giorno, riporta La Gazzetta dello Sport, è un milione di euro la cifra dei ricavi sottratti senza possibilità di essere investiti nel mercato della Serie A.
Niente più pezzotto, niente più applicazioni sugli store di Android ed Apple, come LiveFootball tv hd, appena eliminata dal Google Store. Dopo un aumento, del 26% della pirateria rispetto al 2021, è ora di dire basta. La Serie A e il Governo vogliono darci un taglio netto.