L’avvocato di diritto sportivo Eduardo Chiacchio ha commentato la crisi della Sampdoria: la Serie C sarebbe possibile solo con un provvedimento straordinario
La situazione della Sampdoria si risolverà a breve. In un modo o nell’altro, entro il 29 maggio, data della seconda convocazione dell’Assemblea degli azionisti, si saprà a quale destino andrà incontro il club blucerchiato. Senza l’aumento di capitale da 35 milioni sarà liquidazione giudiziale.
Come affermato dall’avvocato esperto di diritto sportivo Eduardo Chiacchio, siamo alla resa dei conti. Entro il 20 giugno bisognerà essere in regola con tutti i pagamenti e, per esserlo, serve un investitore:
Il 20 giugno scade il termine per l’iscrizione al campionato di B. Bisognerà rispettare gli adempimenti necessari per avere la licenza nazionale, effettuare tutti i pagamenti richiesti, dagli stipendi a quelli fiscali e superare l’esame della Covisoc.
Crisi Sampdoria, Chiacchio: speriamo nella Serie B
Crisi Sampdoria, l’avvocato Chiacchio: per la Serie C serve provvedimento straordinario
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La strada, in caso di liquidazione giudiziale, farebbe ripartire la Sampdoria dalla Serie D. La norma è questa, come affermato anche dall’avvocato Chiacchio, che non contempla l’ipotesi della Serie C:
Questa è la norma in caso di fallimento. Per ripartire dalla C servirebbe un provvedimento straordinario. Speriamo però che la Samp continui in B, parliamo di un club che è stato campione d’Italia, per cui tutta Italia ha tifato nella finale di Coppa dei Campioni contro il Barcellona.
O sarà aumento di capitale o sarà Serie D. Sembrano queste, dunque, le strade da percorrere per la Sampdoria, per cui – sembra un po’ paradossale dirlo – la Serie B, in cui è retrocessa sul campo – rappresenterebbe quasi una vittoria. Il tempo stringe e la speranza dei tifosi e dell’intero calcio italiano è che si venga a capo di questa soluzione.