Caso Obiang: ecco la sentenza che proscioglie Massimo Ferrero. Come anticipato siamo entrati in possesso della sentenza che proscioglie il presidente blucerchiato.
Nei prossimi giorni vi illustreremo nello specifico i motivi che secondo il giudice Arturi hanno portato alla sentenza di proscioglimento ai sensi degli art. 425 e seguenti del codice di procedura penale per Massimo Ferrero. In questo articolo avevo anticipato parte delle motivazioni del Gup ma ovviamente adesso che abbiamo letto l’intera sentenza possiamo rendervi conto dell’intera vicenda. Nel frattempo la Procura ha comunque deciso di impugnare la sentenza.
Possiamo dividere le accuse mosse a Ferrero in due filoni.
Il primo riguarda il vero e proprio “Caso Obiang”. Ossia l’utilizzo di una parte dei proventi della vendita del giocatore al West Ham per pagare la VICI srl (altra società del gurppo Ferrero) per l’attività di general contractor rispetto ai lavori a Bogliasco. Per la Procura questa attività non sarebbe mai stata svolta e le fatture sarebbero inesistenti. Lo scopo? pagare i debiti di altre società del gruppo, in particolare di Farvem. Soldi distratti dalla Sampdoria per altre finalità.
Il secondo, meno noto e non riconducibile alla Sampdoria, riguarda una presunta truffa ad altre società del Gruppo. Secondo la pubblica accusa, Massimo Ferrero avrebbe simulato diversi rapporti di lavoro con la CGCS srl, Mediaport Cinema srl, Eleven Finance srl e Globalmedia srl. Poi avrebbe “trascinato” le società del gruppo davanti alla Direzione Territoriale del Ministero del Lavoro per conciliare ed evitare delle “cause a se stesso”. Queste connciliazioni hanno fruttato un importo ingente a Ferrero, che per la procura avrebbe integrato il reato di truffa.
Per tutti i capi di imputazione il Gup Arturi ha ritenuto che il fatto non sussista. Nei prossimi giorni vi illustreremo nello specifico i motivi.
Caso Obiang: Ferrero può chiedere la revisione del processo sportivo? Ecco i problemi
Caso Obiang: cosa succede dopo il proscioglimento di Ferrero