Nonostante il divieto di trasferta per i tifosi della Sampdoria, presenti a Cesena circa duecento sampdoriani da tutta Italia
L’amore più forte dei divieti. La Sampdoria, anche a Cesena, non era da sola. Non lo è stata fin dalla partenza, quando alcune centinaia di sampdoriani, chiamati a raccolta dalla Sud, si è radunata davanti ai cancelli di Bogliasco per incitare la squadra di Andrea Sottil che stava lasciando il “Mugnaini” in direzione riviera romagnola.
E non era da sola a lottare in campo nemmeno al “Manuzzi”, dove era accompagnata da circa duecento tifosi blucerchiati. Sarebbero potuti essere molti di più, senza i divieti di trasferta emessi dal Prefetto dopo gli scontri del derby di Coppa Italia. Seconda partita di fila lontano da Genova in cui i residenti ai residenti in Liguria è impedita la vendita dei biglietti dopo Modena. Questa volta, a differenza della precedente, il settore ospiti era aperto e ha ospitato quei pochi, irriducibili sampdoriani che hanno potuto acquistare il tagliando.
Cesena, da Milano ad Arezzo: i tifosi della Sampdoria al “Manuzzi” da ogni parte d’Italia
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Provengono da Verona, da Milano, da Rimini, da Arezzo i tifosi della Sampdoria che non hanno fatto mancare il loro supporto alla squadra, che è riuscita ad espugnare lo stadio del Cesena al termine di una partita pazza, fatta di belle giocate ma anche tanti errori da una e dall’altra parte. L’amore per il club blucerchiato non conosce confini e nemmeno ostacoli, con i tifosi provenienti da fuori Liguria che hanno potuto far sentire l’appoggio ai giocatori di Sottil nonostante i divieti.