Sudtirol-Sampdoria, non solo il calcio di rigore per fallo di Ghilardi, Legrottaglie avrebbe voluto che l’arbitro andasse al VAR per un tocco di mano in favore dei blucerchiati
Finale di gara con tante proteste e recriminazioni della Sampdoria, uscita sconfitta per 3-1 sul campo del Sudtirol. Il post partita si è infuocato con i reclami dei blucerchiati, impersonati dall’Head of performance Nicola Legrottaglie, che ha voluto chiedere giustizia soprattutto per il penalty assegnato ai tirolesi al minuto 95, per un presunto fallo di Daniele Ghilardi su Silvio Merkaj. Ma non solo per quello.
Il calcio di rigore assegnato al Sudtirol è il momento più discusso ed evidente, ma Nicola Legrottaglie protesta anche per un precedente episodio in area opposta, che sarebbe stato in favore della Sampdoria. Anche lì, denuncia il dirigente blucerchiato ai microfoni di Sky, c’è stata superficialità nell’uso della tecnologia:
Non c’è solo questo episodio del fallo di Ghilardi. Sull’1-1 per noi c’era un altro episodio di mano in area loro che poteva essere valutato e avrebbe potuto cambiare la partita. Usiamo la tecnologia, abbiamo a disposizione e facciamola nostra. Oggi siamo penalizzati, ne usciamo distrutti, perché sono 3 punti che per noi erano fondamentali
Sampdoria, Legrottaglie: “Oggi usciamo penalizzati”
Sudtirol-Sampdoria, Legrottaglie: noi penalizzati, quel tocco di mano…
LEGGI ANCHE Sudtirol-Sampdoria, Legrottaglie chiede rispetto: decisioni prese con superficialità…
L’episodio è avvenuto poco dopo il pareggio del Sudtirol, quando i blucerchiati hanno chiesto un calcio di rigore per un fallo di mano di Andrea Cisco, che il direttore di gara, Ivano Pezzuto, non ha ravvisato. Ciò di cui Legrottaglie e la Sampdoria si sono maggiormente lamentati, però, è la decisione di non andare a rivedere nessuno degli episodi chiave che hanno indirizzato la gara. Sia il fallo di Ghilardi, sia il tocco col braccio dell’esterno sudtirolese.
Sampdoria che, quindi, esce sconfitta e amareggiata, sia sul campo sia per gli episodi, e chiede a gran voce un utilizzo più sistematico della tecnologia, oltre che, soprattutto, rispetto.