Sudtirol-Sampdoria, Legrottaglie invoca rispetto e un uso meno superficiale della tecnologia: il fallo di Ghilardi non c’era, e quel tocco di mano…
Dipiaciuti e amareggiati. Così si può sintetizzare il sentimento che prova la Sampdoria che esce sconfitta dal Druso di Bolzano contro il Sudtirol, dopo una gara che ha visto la squadra rimontata nei minuti finali, anche per via di un rigore assegnato dall’arbitro Ivano Pezzuto (trasformato da Daniele Casiraghi al minuto 95) che ha scatenato molte polemiche. Nel post partita, ai microfoni di Sky, si è presentato direttamente Nicola Legrottaglie, in rappresentanza della società, e si è detto per prima cosa davvero dispiaciuto:
Sembra assurdo analizzare una partita persa quando la squadra ha tenuto bene il campo fino a 10 minuti dalla fine, analizzare un 3-1 in questo modo è un po’ strano. Siamo molto amareggiati e dispiaciuti, perché la squadra ha fatto quel che doveva e lo stava facendo bene.
Legrottaglie non vuole protestare. Ma sa che ormai il calcio ha a disposizione un’arma potente, che è la tecnologia. E tanti arbitri impiegati che possono usufruirne. Chiede solo rispetto. Rispetto per la Sampdoria:
Prima sentivo parlare di rispetto: è uno dei valori che contraddistinguono la Sampdoria, è sempre stato così, e quando si parla di rispetto non c’è solo quello di salutare il pubblico e accettare la sconfitta. L’abbiamo sempre accettate. Fa parte del gioco. Ma il rispetto va dato anche in campo. E’ brutto perdere una partita così senza aver avuto almeno il rispetto di andare a valutare se quelle decisioni prese potessero essere giuste o sbagliate. Dare un rigore così con questa superficialità è sbagliato, abbiamo VAR, tv, tre arbitri che guardano le immagini. Mi è sembrato poco rispettoso. Questa è l’unica cosa che chiediamo. E’ netto che il giocatore prenda la palla.
Sampdoria, Legrottaglie: “Usciamo distrutti”
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L’Head of performance della Sampdoria, che ha guardato la partita dalla tribuna del Druso (assenti Matteo Manfredi e Andrea Radrizzani), ha analizzato con l’aiuto del replay l’episodio contestato del fallo presunto di Daniele Ghilardi su Silvio Merkaj. Da ex difensore, per giunta, sottolinea che il centrale blucerchiato prende chiaramente il pallone:
E’ evidente che la palla si muove, le immagini sono quelle, il giocatore nostro prende il pallone. Devono spiegarci le dinamiche che portano a queste decisioni