Sampdoria, Nuytinck si prepara ad andare via da Genova, che lo “saluta” coi fuochi d’artificio: il difensore olandese ringrazia la città
Ancora pochi giorni e poi, dal 30 giugno, Bram Nuytinck andrà via da Genova. L’ormai ex difensore della Sampdoria era arrivato a gennaio dall’Udinese e tra poco la sua breve esperienza si concluderà, visto che già si è promesso al NEC Nijmegen, la squadra da cui ha cominciato la carriera, chiudendo un cerchio.
In queste ore l’olandese si trova ancora in città, ma si appresta a salutarla. Così come, in un certo senso, lei ha fatto con lui. Almeno così l’ha interpretata Nuytinck stesso nella sua ultima storia su Instagram, in cui si vedono in lontananza dei fuochi d’artificio sul mare di Genova. Lo spettacolo pirotecnico era legato alla fiera di San Pietro e San Paolo del 25 giugno, ma il difensore classe 1990, in procinto di andarsene, ha sentito dentro di sé come se la città blucerchiata gli stesse mandando un suo saluto.
Sampdoria, Nuytinck e i fuochi d’artificio sul mare: “Grazie di tutto Genova”
SOCIAL – Sampdoria, Nuytinck lascia Genova: saluto coi fuochi d’artificio…
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Infatti, in didascalia al video che riprende i fuochi d’artificio, Nuytinck ha scritto:
Che modo fantastico di dire arrivederci. Grazie di tutto Genova
E in effetti la Sampdoria e i suoi tifosi lo ringraziano per l’aiuto che ha portato per provare a centrare l’obiettivo difficilissimo della salvezza. Nuytinck ci ha creduto, ha lottato con tutto se stesso, ha portato muscoli ed esperienza alla retroguardia di Dejan Stankovic. Ma non è bastato. Che l’olandese credesse alla permanenza in Serie A si capiva anche dal contratto che ha firmato, di durata semestrale ma con opzione di rinnovo in caso la squadra si fosse salvata.
Così purtroppo non è stato. E allora arrivederci. Ma un arrivederci sereno, come di chi si lascia bene. L’avventura di Nuytinck alla Sampdoria non è stata di certo pirotecnica, come del resto tutta la stagione del club. Ma, se non altro, ha creduto nella maglia blucerchiata in un momento davvero critico. E per questo merita un congedo speciale, come quello che ha interpretato come diretto a lui, il saluto della Genova blucerchiata al suo combattente.