L’ex calciatore cileno, Luis Jimenez, fa rivelazioni pesanti sul suo periodo in Serie B alla Ternana, dove ci sarebbero state partite truccate
Il calcio italiano è stato scosso nelle ultime ore dalle parole dell’ex calciatore Luis Jimenez, detto “El Mago”. Fra il 2002 e il 2011, infatti, il cileno ha militato in varie squadre italiane fra Serie A e B, tra cui anche Inter, Fiorentina e Lazio. Lo ha portato in Italia la Ternana, con la quale ha giocato per quattro stagioni dal 2002 al 2006.
Ed è proprio a quel periodo che si riferiscono le dichiarazioni scioccanti di Jimenez, che ha raccontato episodi che testimonierebbero chiari comportamenti di calcioscommesse. Ospite del canale YouTube “Vamo a Calmarno“, il Mago ha parlato di momenti sospetti:
Giocavo nella Ternana. Una volta entrai, segnai e il portiere della mia squadra – della mia! – mi voleva uccidere. Eravamo d’accordo per pareggiare, io segnai e quindi gli altri avrebbero dovuto segnare un gol. Io però non lo sapevo, erano le mie prime partite in Italia. Volevo mangiarmi il campo e me lo dissero solo dopo
Ma quella partita sembra non essere stata un caso isolato. Prosegue infatti il racconto di Jimenez, che parla anche di una partita tra Ternana e Atalanta finita 1-1:
In un’altra partita eravamo primi in B con la Ternana, affrontammo l’Atalanta che era seconda. A Bergamo era una festa, vista l’amicizia tra le due tifoserie. Ricordo che presi palla e mi conquistai un rigore. I miei compagni, gli avversari, tutti allo stadio iniziarono a gridarmi contro. Ricordo anche che quando il mio compagno trasformò il rigore, anziché esultare, si mise le mani sul volto. Avevo preso un duro colpo in occasione del fallo da rigore e, mentre uscivo dal campo, il dottore mi disse che la partita era sistemata, di non entrare più in area di rigore
Serie B, Jimenez: “In Italia molte partite erano truccate. C’era molta mafia”
Serie B, rivelazione shock del Mago Jimenez: partite truccate quando ero alla Ternana
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Le accuse di Jimenez proseguono. Il calciatore parla di molte partite “sistemate”, con risultati concordati prima di giocare. Un clima vissuto molto pesantemente dal cileno, giovane e a inizio carriera:
In Cile qualcosa del genere non mi è mai successo. In Italia alla fine molte partite erano sistemate, c’era molta mafia… Oggi meno, perché tante persone, ex calciatori e dirigenti sono stati puniti e non possono più lavorare nel calcio. È stato veramente pesante per me che ero agli inizi e volevo arrivare al top del calcio italiano