Il presidente del Lecco, Di Nunno, esonera Aglietti e il ds ma poi li conferma, mentre pensa di abdicare in favore dei suoi figli alla guida del club, ultimo in classifica in Serie B
Il Lecco è piombato nel caos. Le ultime ore del club lombardo, ultimo in classifica in Serie B a 21 punti, sono state complicate, con il presidente Paolo Di Nunno che ha compiuto un clamoroso dietrofront. Dopo la caduta col Sudtirol per 1-0, infatti, il patron aveva deciso di esonerare Alfredo Aglietti, terzo tecnico della stagione per i blucelesti dopo Luciano Foschi ed Emiliano Bonazzoli, che faceva coppia con Andrea Malgrati.
Aglietti stava per essere congedato dopo appena 4 partite, da cui ha ottenuto un pareggio e 3 sconfitte. E con lui ha rischiato tantissimo anche il ds Domenico Fracchiolla. Ma nelle ultime ore Di Nunno ha deciso di confermarli, senza cambiare guida tecnica né dirigenziale. Beffa per Foschi, che era stato richiamato perché ancora sotto contratto fino al 2025. L’ex tecnico, artefice della promozione in Serie B, aveva accettato di ritornare in sella nonostante i rapporti non fossero buoni dopo la separazione, avvenuta il 9 ottobre scorso.
Lecco, Di Nunno pronto a lasciare la società ai figli
Serie B, caos Lecco: Di Nunno cambia idea su Aglietti. Presidente pronto ad abdicare?
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Ma nella notte Di Nunno ha cambiato idea e riconfermato Aglietti, cogliendo di sorpresa tutte le parti coinvolte. E così Foschi, che era già arrivato in città, deve tornare indietro beffato. Almeno per ora, visto che il futuro dell’attuale allenatore del Lecco appare comunque in bilico. Ma la decisione potrebbe non spettare più al presidente.
Infatti, secondo quanto riporta leccochannelnews,it, Di Nunno starebbe pensando di abdicare in favore dei figli Gino e Cristian Paolo, a cui lascerebbe il comando della società. Dopo queste ultime ore confuse, quasi alla fine di una stagione complicatissima, il patron potrebbe lasciare il timone. La decisione dovrebbe arrivare nel pomeriggio, quando la dirigenza si riunirà per fare il punto e confermare Aglietti. Potrebbe essere l’ultimo atto da presidente di Di Nunno.