Serie A, il difensore del Monza, Armando Izzo, accusato di aver avuto rapporti con la mafia e di frode sportiva. L’ex Genoa rischia una lunga detenzione
Guai giudiziari in vista per Armando Izzo, per il quale arrivano brutte notizie dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli, la Dda. Il Fatto Quotidiano rivela che il difensore del Monza, infatti, è accusato di concorso esterno in associazione camorristica e per due episodi di frode sportiva. Capi d’accusa per cui il pm Maurizio De Marco, ha chiesto una condanna a 4 anni e 10 mesi di carcere.
I fatti risalirebbero agli inizi della carriera di Izzo, quando militava nell’Avellino a 20 anni. Si sospetta per lui, nato a Scampia, un legame esterno con la camorra, nella fattispecie con un giro di calcio scommesse orchestrati dai fratelli Accurso, capi del clan della Vinella Grassi, per uno dei quali, Umberto, è stata richiesta una detenzione di 18 mesi proprio per frode sportiva, alla pari di Salvatore Russo.
Serie A, concorso esterno con la camorra e frode sportiva: Izzo rischia la condanna a quasi 5 anni
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Serie A, Armando Izzo nei guai: rischia quasi 5 anni di carcere
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Nella requisitoria il pm dunque ha avanzato la richiesta di quasi 5 anni di carcere per il difensore, passato in prestito dal Torino al Monza nell’ultima sessione di calciomercato. Adesso si attenderà il verdetto, che potrebbe inguaiare o meno il calciatore trentenne, che se dovesse veder accolta la richiesta del pubblico ministero potrebbe stare lontano dal calcio giocato per molto tempo.