Il Gip convalida gli arresti per i cinque ultras fermati dopo gli scontri tra Genoa e Sampdoria, un solo tifoso ai domiciliari. L’inchiesta però potrebbe allargarsi
Proseguono le indagini e gli accertamenti per gli scontri che hanno preceduto e seguito il derby di Genova di Coppa Italia. In seguito agli avvenimenti avvenuti fuori dallo Stadio Luigi Ferraris, sono stati fermati e portati nel carcere di Marassi cinque ultras (tre genoani, due blucerchiati). Nella mattinata di lunedì 30 settembre il Gip Angela Nutini ha ascoltato la deposizione di tutti loro, che hanno ammesso i fatti e si sarebbero detti pentiti e pronti a risarcire i danni, secondo quanto raccontato da Rainews.
Nonostante debbano rispondere, a vario titolo, di resistenza aggravata, rissa e porto abusivo di armi atte a offendere, tutti potranno lasciare il carcere. Uno solo, il genoano di 60 anni, sarà agli arresti domiciliari, mentre gli altri quattro hanno l’obbligo di firma e il divieto di frequentare il municipio dove sono avvenuti i disordini.
Genoa-Sampdoria, nessun tifoso resta in carcere. Ma l’inchiesta può allargarsi
Scontri Genoa-Sampdoria, arresti convalidati per i cinque ultras. Le ultime
LEGGI ANCHE VIDEO – Sampdoria, la Serie B omaggia Massimo Coda: il Goat
Nel frattempo l’inchiesta della Digos e della Procura potrebbe allargarsi perché al vaglio ci sono le ipotesi di reato per devastazione e saccheggio. Che potrebbero essere contestati anche a ultras non ancora indagati. Tutto aggravato dalle denunce che sarebbero arrivate dai commercianti e abitanti della zona di Marassi, oltre agli agenti di polizia feriti perché coinvolti negli scontri. Potrebbero dunque essere altri i tifosi di Sampdoria e Genoa coinvolti negli arresti, interrogatori o semplicemente indagini.
Se le accuse di devastazione e saccheggio dovessero essere confermate, il rischio va da 8 a 15 anni di carcere. Intanto la Procura, riporta ancora Rainews, ha fatto appello contro la scarcerazione dei tifosi marsigliesi giunti a Genova a dare manforte ai genoani negli scontri. Due dei francesi hanno ricevuto il Daspo europeo.