Scandalo sponsorizzazioni, l’Hellas Verona replica con una nota ufficiale alle notizie sulla perquisizione degli uffici
Una bufera si è abbattuta in queste ore sull’Hellas Verona, che sembra essere finito al centro di un’inchiesta della Procura di Reggio Emilia su una società cosiddetta “cartiera”, responsabile di emettere fatture fittizie per operazioni inesistenti consentendo alle imprese di ottenere vantaggi fiscali. Nell’ambito dei gialloblù l’accusa riguarderebbe delle sponsorizzazioni, per una frode fiscale stimata in 10 milioni di euro.
Cifre e coinvolgimenti che il club scaligero smentisce nel suo comunicato ufficiale scritto appena dopo la fuga di notizie sulla perquisizione avvenuta nella sede e in uffici dislocati. Nella nota si legge che
La Guardia di Finanza sta effettuando un’indagine su una società terza e non sull’Hellas Verona. Non è stata effettuata alcuna perquisizione né nella sede né altrove. Il Club ha spontaneamente messo a disposizione le proprie risultanze contabili relative ai rapporti con detta società, che consistono nella ricezione di sole tre fatture relative al periodo di imposta di quattro anni fa e comunque di modesto importo. La contestazione, si specifica ulteriormente in corso di verifica, potrebbe equivalere a circa 50.000 euro. In ogni caso, si smentisce in maniera categorica che l’oggetto dei documenti fiscali richiesti attenga a contratti di sponsorizzazione, argomento di cui nessuno ha mai parlato
Scandalo sponsorizzazioni, l’Hellas Verona smentisce
Hellas Verona FC precisa che:
la Guardia di Finanza sta effettuando un’indagine su una società terza e non sull’Hellas Verona.
Non è stata effettuata alcuna perquisizione né nella sede né altrove.
Il Club ha spontaneamente messo a disposizione le proprie risultanze contabili…
— Hellas Verona FC (@HellasVeronaFC) December 6, 2023
Scandalo sponsorizzazioni, la difesa dell’Hellas Verona. Il comunicato ufficiale
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L’Hellas Verona, quindi, non sarebbe al centro dell’indagine né ha subito una perquisizione inattesa. Secondo il comunicato ufficiale, anzi, si sono messi a disposizione degli inquirenti per indagini su tale società, nell’ambito dell’operazione battezzata “Cyrano”. Il massimo contestabile, precisa ancora il club scaligero, potrebbe essere di massimo 50.000 euro.
Ma è smentita ogni partnership di sponsorizzazione con i soggetti coinvolti. Bisogna attendere ora l’evolversi della situazione, coi gialloblù che hanno chiarito la loro posizione, che sembra al di sopra dell’accusa di frode fiscale, che avrebbe potuto costargli caro anche in sede di Giustizia Sportiva.