Per la Sampdoria Woman scende in campo anche Eveline Christillin e c’è un contributo Figc che aiuta il club…
Ora la Figc si aspetta una risposta dalla Sampdoria. Si aspettano la conferma di partecipazione delle Women al prossimo campionato di serie A. Se lo aspettano le nostre ragazze, chi lavora con noi. Lavoratori oltre che tifosi della Sampdoria.
Il calcio femminile interessa poco, è sacrificabile, ecc, ecc. Questo il tono dei messaggi di tanti Sampdoriani. Ma anche le Woman sono la Sampdoria. Non dimentichiamocelo.
E allora prima di entrare nel merito con le parole di Eveline Christillin, consigliere Fifa, riporto un messaggio di chi nella Sampdoria ha giocato, di chi frequenta La Sud da sempre, di chi con le Woman da qualche stagione lavora con tanto cuore e serietà. E non certo con lo stipendio di Marco Giampaolo…
MI AUGURO CHE OGNIUNO DI VOI CHE PARLA COSÌ A CUOR LEGGERO DEL DESTINO LAVORATIVO DI 50/60 PERSONE (PERCHÉ DI QUESTO SI TRATTA) SI POSSA TROVARE NELLA STESSA SITUAZIONE LAVORATIVA… ME LO AUGURO DI CUORE!!!
Ma torniamo all’attualità. La Repubblica ricorda con calendario alla mano che venerdì scorso è stato completato il primo contatto tra la proprietà blucerchiata, nella persona di Manfredi, e l’ultimo investitore ancora in corsa, origine lombarda, già con trascorsi nel mondo del calcio.
Un imprenditore disposto pare a mettere circa 1.5 milioni di euro, il resto per arrivare a due e mezzo dovrebbe essere a carico della Sampdoria, aiutata però da un contributo federale che dovrebbe aggirarsi attorno agli 800 mila euro…
Sampdoria Women, la lettera aperta di Eveline Christillin
Sampdoria Women, Eveline Christillin scende in campo e c’è un contributo Figc. Le cifre
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Mancherebbero pertanto poche centinaia di migliaia di euro, cosa che autorizza qualche speranza. La situazione però non si sblocca e ogni ora che passa è sempre più concreto il rischio che il calendario, in uscita il 16 agosto, preveda una X al posto del nome della formazione blucerchiata. La corsa è contro il tempo, che sta per scadere. Serve fare qualcosa, non dimenticando che in caso di forfait sono già pronte alla sostituzione Parma e Lazio, con Lotito scatenato nel voler riportare le Aquilotte ai massimi livelli.
La Sampdoria però non vuole, nè deve gettare la spugna. Lo meritano le ragazze, che credono ancora di poter difendere i colori blucerchiati nel massimo palcoscenico del calcio femminile e che continuano ad allenarsi. A questo proposito va registrato un appello, misto a grido di dolore, di Evelina Christillin, consigliere Fifa, reduce dalla trasferta in Nuova Zelanda, inviata del presidente Infantino proprio per assistere ai Mondiali di calcio femminile. Afferma Christillin:
Io non voglio criticare la nuova proprietà della Samp, la gestione della società, so che hanno dovuto affrontare e lo stanno ancora facendo molti problemi, nel passaggio da una conduzione all’altra, ma non posso credere che davvero facciano morire il calcio delle donne a Genova, una città che sento anche mia, visto che mia madre era genovese e lo sono molti miei parenti.
Il movimento ha conquistato il professionismo, è diventato una cosa molto seria, a livello mondiale ha un seguito enorme, in Nuova Zelanda, ad Auckland, a Wellington ho visto stadi sempre pieni e un livello di gioco, parlo dal punto di vista tecnico, altissimo, oltreché di partecipazione.
Noi in Italia abbiamo 34 mila tesserate, siamo ancora indietro, paesi come la Spagna ne hanno il doppio, ma stiamo crescendo.
È un mondo che va sostenuto, un calendario con una X al posto della Sampdoria sarebbe un danno d’immagine enorme, uno schiaffo tremendo.
Mi rivolgo ai genovesi, fate qualcosa, non è possibile che non ci sia nessuno disposto a tirare fuori quel milione, o anche un milione e mezzo, che salverebbe tutto.
Questo è stato il club di Vialli, di Mancini, la “bella stagione” non può essere declinata solo al maschile. Nel 2024 Genova sarà capitale europea dello sport, con che faccia si presenta se fa naufragare il progetto Samp femminile?