Dopo una salvezza miracolosa con la Sampdoria Women, Amanda Tampieri vuole alzare l’asticella: l’obiettivo per la prossima stagione è la poule scudetto
La salvezza ottenuta con 4 giornate di anticipo da parte della Sampdoria Women è stato un autentico miracolo sportivo. Dopo tutte le difficoltà iniziali, la squadra si è compattata e ha ottenuto un grandissimo risultato, che addirittura sarebbe potuto essere ancora più luminoso.
Perché c’è stato un momento, tra gennaio e febbraio, in cui la Sampdoria Women avrebbe potuto giocarsi non la poule salvezza, ma la poule scudetto. Poi le blucerchiate hanno perso tutte le ultime tre giornate di campionato, qualificandosi quindi per il gruppo che lottava per rimanere in Serie A. Ma c’è chi, come Amanda Tampieri, dall’anno prossimo vuole qualcosa di diverso. Vuole di più.
Per il numero 1 della Sampdoria Women, la squadra può alzare l’asticella. L’obiettivo, dice Tampieri a Radio Serie A, sarà quello di giocarsi lo scudetto entrando nella parte alta della classifica:
Per me, dato che quest’anno ci è un po’ sfumato, l’obiettivo è vedere la Sampdoria Women nella poule scudetto
Perché la squadra ha dimostrato di sapersela giocare con tutte. A partire dalla Juventus, battuta alla prima in casa alla Sciorba. E quindi l’anno prossimo si può provare il colpo, senza problemi societari alle spalle. E soprattutto con un gruppo che incarna i valori della Sampdoria ed è come una famiglia:
Appena siamo arrivate abbiamo trovato una ragazza sampdorianissima, e anche grazie a lei siamo riuscite a capire cosa volesse dire la sampdorianità, l’essere sampdoriani, l’essere una famiglia. E da lì è partito il nostro percorso: dal primo anno siamo riuscite a tramandare questi valori anche alle ragazze nuove, e i risultati li abbiamo raccolti
Sampdoria Women, Tampieri: “I clean sheet? Risultato di tutte”
Sampdoria Women, Amanda Tampieri: l’anno prossimo voglio giocarmi lo scudetto. Le parole
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La stagione peraltro è stata importante anche per Tampieri a livello personale. Con 8 clean sheet e ottime prestazioni, si è guadagnata le attenzioni di tanti esperti del settore e addetti ai lavori. Nonché della Nazionale, che l’ha convocata per la prima volta in carriera. Continua il portiere classe 1997:
Gli otto clean sheet? Secondo me è un risultato complessivo, non solo del mio ruolo ma anche del collettivo. Nessuna di noi voleva prendere gol, e quindi ci siamo impegnate tutte per farcela in ogni partita, e alla fine siamo arrivate a questo grande risultato
La chiamata in Nazionale è stata molto forte, anche perché eravamo in quattro e nessuno se l’aspettava. Mi è piaciuto molto anche il come ci è stato detto, con il direttore Palmieri che è arrivato in palestra dicendo che era arrabbiato perché era successa una cosa che non voleva. Poi ha tirato fuori il telefono, ci ha fatto vedere la convocazione e si è messo a ridere… mentre noi a piangere! L’ho subito condiviso con la mia famiglia e il mio procuratore.