Non poteva mancare il ricordo di Pietro Vierchowod: il difensore, con Vialli, ha condiviso lo spogliatoio della Sampdoria e della Juventus, nell’anno della Champions
Quando scompare un personaggio come Gianluca Vialli i ricordi affiorano nella mente di chi ci ha giocato insieme. Di chi, con lui, ha condiviso spogliatoi, gioie, emozioni e anche delusioni. Suo compagno alla Sampdoria e alla Juventus era lo “Zar” Pietro Vierchowod, con cui hanno vinto tantissimo.
Alla Stampa il ricordo del difensore, vincitore sia dello scudetto del 1991 con i blucerchiati, sia della Champions del 1996 con la Juventus:
Era una persona a modo. Non ho mai sentito Luca alzare la voce. Era capace di trascinare col suo carisma. Questa sua qualità spiccatissima gli permetteva di non avere mai bisogno di urlare. Dentro e fuori dal campo. Con il suo modo di fare unico riusciva a convincerti a fare le cose. Ed era una persona generosa.
Un leader vero, un esempio. Questo era Luca, impegnato anche nel sociale con la Fondazione benefica creata insieme a Massimo Mauro:
Era generoso sul campo perché correva e si impegnava tantissimo pur essendo un calciatore di talento che avrebbe potuto anche risparmiarsi di più. Invece gettava ogni energia sul prato. Ed era generoso fuori, come dimostra anche la decisione di mettere in piedi la Fondazione insieme a Massimo Mauro per aiutare la ricerca contro la Sla. Coinvolgeva gli amici e gli ex compagni in questa attività. È difficile immaginare che una persona possa essere meglio di così. Era un leader gentile con una forte capacità persuasiva.
Sampdoria, Vierchowod: ringrazierò Vialli per sempre
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Vialli dava sempre il 100%, anche in allenamento. Già, l’allenamento. Quanti duelli con Pietro, sia da compagni che da avversari, come nel 1995:
Scherzavamo sempre quando ci fronteggiavamo. Ci prendevamo in giro, sia in blucerchiato che in bianconero. Ed è stato così anche quando ci è capitato di giocare contro in gare ufficiali. Ricordo quando segnò il gol dell’1-0 per la Juventus a Marassi nella mia ultima stagione alla Sampdoria, prima del mio passaggio in bianconero. Era febbraio’95. Luca fece una rete bellissima lasciando sul posto mezza difesa blucerchiata, me compreso. Alla fine ovviamente abbiamo commentato a suon di battute.
La chat con i compagni dello scudetto della Sampd’Oro è sempre attiva:
Sì, ci sentivamo sempre sulla chat della Sampdoria Campione d’Italia. I messaggi tra i componenti di quella squadra erano quotidiani. E ci eravamo visti tutti insieme alla fine di novembre a Torino in occasione della presentazione del documentario che racconta quella bellissima stagione conclusa con la nostra vittoria in campionato
Luca fu anche decisivo per il passaggio di Vierchowod alla Juventus, nel 1995:
Gli dovrò sempre dire grazie perché la Juventus mi prese quando avevo già 35 anni. E quando mai capitava che una grande squadra prendesse un difensore di 35 anni. Luca avrà sicuramente messo qualche buona parola parlando con i dirigenti. Lo ringrazierò per sempre.
Alla moglie Cathryn, alle figlie Olivia e Sofia e a tutta la famiglia Vialli le più sentite condoglianze da parte di tutta la redazione di ClubDoria46