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Sampdoria, il vicesindaco Piciocchi promette un nuovo Ferraris. I tempi

di Matteo Palmisano

Il vicesindaco di Genova Pietro Piciocchi si espone sul restyling del Luigi Ferraris: l’obiettivo è completarlo, insieme a Genoa e Sampdoria, entro cinque anni

Tra gli obiettivi della giunta comunale di Genova c’è anche il restyling dello stadio. Il Luigi Ferraris è uno degli impianti più belli d’Italia, con Sampdoria Genoa che possono vantare una struttura “all’inglese” con il campo molto vicino agli spettatori. Occorrono, però, delle opere di ristrutturazione.

L’obiettivo è stato resto chiaro da Pietro Piciocchi, vicesindaco di Genoa, in un’intervista al Secolo XIX. La riqualificazione è al centro del piano programmatico della giunta di Marco Bucci, appena rieletto fino al 2027:

Il Ferraris deve diventare uno stadio bellissimo, un vanto per Marassi, e il mio obiettivo è che la riqualificazione sia completata entro i cinque anni di questo mandato: su questo ci metto la faccia. Lo stadio deve diventare un vanto per Marassi, non più una servitù.

Sampdoria e Genoa al lavoro per il restyling del Ferraris

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Non solo uno stadio bellissimo, ma, addirittura, il più bello d’Italia. I dialoghi con Sampdoria e Genoa sono già stati avviati:

Vorrei che diventasse uno stadio bellissimo, possibilmente il più bello d’Italia. Ne stiamo già parlando, e stiamo dialogando con Genoa e Sampdoria, in un quadro di assoluta parità per le due società. Lavoreremo alla riqualificazione dell’esistente: il Ferraris deve diventare un luogo anche per tempo libero, eventi, concerti.

Il discorso di un restyling importante era già stato avviato nel 2017, ma, con la pandemia si è fermato tutto. Le ipotesi al vaglio sono diverse e, Piciocchi, non esclude un possibile intervento dello Stato in vista della candidatura a Euro2032:

Avevamo già avviato questo discorso con le società nel 2017, poi tutto si è fermato con la pandemia, ma adesso sono determinato ad andare avanti. Dobbiamo individuare il percorso, ci sono diverse ipotesi. Ci sarà senz’altro un apporto di capitali privati ma, poiché l’Italia sta avanzando la candidatura per gli Europei di calcio del 2028, non escludo che possano esserci anche fondi pubblici.



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