Il caso di Valerio Verre, che continua il braccio di ferro con la Sampdoria, ricorda quello di Gianluca Caprari, venduto nell’estate del 2021
Continua il braccio di ferro tra Valerio Verre e la Sampdoria. Il centrocampista blucerchiato è rimasto fuori dalla lista dei convocati anche contro il Cosenza, saltando, così la quinta partita consecutiva. In una situazione al limite, che – si spera – possa essere risolta la prossima settimana. Anche perché da Cittadella-Sampdoria, la prima gara saltata, del 28 gennaio, è passato quasi un mese.
Matteo Manfredi e Verre non hanno ancora trovato l’accordo sulla spalmatura dell’ingaggio, con l’azionista di riferimento che vorrebbe allungare il contratto del centrocampista e diluire, così, il suo stipendio per alleggerire il bilancio. Bilancio che, con la partenza per l’Hatayspor, avrebbe visto un risparmio di tre milioni.
Sampdoria, il caso-Caprari e la cessione al Verona
Sampdoria, Valerio Verre come Caprari? Il precedente del 2021
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Un caso simile accadde nel 2021 con Gianluca Caprari. L’attaccante, al rientro dopo la stagione in prestito al Benevento, dove aveva segnato cinque goal in 30 partite, tornò a Genova, senza, però, trovare l’accordo per spalmare l’ingaggio. Queste divergenze portarono la società a farlo allenare a parte sul campo del Mugnaini.
Caprari giocò in Coppa Italia contro l’Alessandria, saltando, poi, le partite contro Milan e Sassuolo per poi essere ceduto al Verona. Lo stesso iter non è, per ora, praticabile per Verre che a mercato chiuso non può partire. La speranza, dunque, è che le divergenze possano essere appianate per il bene di tutti. In primis della Sampdoria.