La Sampdoria non è una squadra per trequartisti: le difficoltà in stagione di Ramirez e Verre si aggiungono a quelle degli anni passati di diversi fantasisti
La maledizione del trequartista sta toccando anche Valerio Verre e Gaston Ramirez. Negli ultimi sei anni dalla Sampdoria sono passati diversi fantasisti, tutti, però, che hanno deluso o non hanno reso quanto ci si sarebbe aspettato. Diversi, poi, come Bruno Fernandes o Correa, hanno trovato molta fortuna altrove.
I vari Ramirez, Verre, Damsgaard, Maroni, Caprari, Saponara, Praet, Alvarez, Djuricic, Bruno Fernandes e Correa stanno pagando o hanno pagato la troppa fantasia e una certa anarchia tattica. Sotto Giampaolo Djuricic e Bruno Fernandes hanno un po’ faticato, esplodendo, poi, al Sassuolo e al Manchester United. Praet, arrivato a Genova per giocare dietro le punte, venne arretrato dal ‘maestro’ sulla linea dei tre di centrocampo.
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Quest’anno, poi, Claudio Ranieri aveva provato lo schema con tre centrocampisti e il fantasista. Né Valerio Verre, però, né Gaston Ramirez – anche se entrano in gioco altri fattori – sono emersi. Il primo, dopo due goal e due assist, è sparito, partendo dalla panchina nelle ultime cinque, il secondo, dopo le sette reti dell’anno scorso, è un ectoplasma. Il contratto in scadenza a giugno ha indubbiamente influito sul rendimento di quest’anno.
L’analisi del Secolo XIX prende in esempio anche Mikkel Damsgaard. Il ‘maghetto’ danese sta incantando con le sue giocate, ma per rendere ha dovuto spostarsi in fascia. Nel 4-4-2 con cui Ranieri ha ormai disegnato la Sampdoria non c’è spazio per l’anarchia tattica ed ecco che Mikkel – due goal e quattro assist – ha dovuto cercare fortuna a sinistra.