Sampdoria, tocco di mano di Rabiot contro la Juventus: Stankovic guarda avanti, ma si toglie ancora qualche sassolino dalla scarpa
Dopo Juventus-Sampdoria Dejan Stankovic non era riuscito a stare zitto. Con educazione, senza sbottare, ha polemizzato contro il tocco di mano non sanzionato ad Adrien Rabiot in occasione del suo goal, che è valso poi il momentaneo 3-2 ai bianconeri.
Dopo una settimana l’allenatore blucerchiato ha voltato pagina, è andato avanti, pensando alla delicatissima sfida contro l’Hellas Verona. Ma nella conferenza stampa pre partita ha voluto tornare su quell’episodio, lamentando che se ne sia parlato poco. E se chi di dovere non ha preso provvedimenti, è inutile che la Sampdoria si concentri su qualcosa che ormai non può cambiare:
Dobbiamo vincere per i nostri tifosi perché loro hanno fatto un campionato da 10 e lode, è una buona occasione perché anche a Torino siamo stati solidi, ci hanno penalizzato un po’ gli episodi per nostre colpe e non nostre colpe. Si è parlato molto poco dell’episodio del terzo goal, non voglio perdere energie e lucidità su cose che non riesco a cambiare. Se i diretti protagonisti non hanno fatto niente è il momento di pensare solo a noi.
Sampdoria, Stankovic: “Mano di Rabiot? Se n’è parlato poco. Ma ora voltiamo pagina”
Sampdoria, Stankovic: fallo di Rabiot? Nessuno ha fatto niente…
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Ciò che invece i blucerchiati possono cambiare è l’andamento del campionato a partire dalla prossima partita, contro una diretta concorrente come l’Hellas Verona. Una squadra che, come la Sampdoria, lotta e annaspa, prova a riemergere. Dalla sua Stankovic chiede ai giocatori di essere meno scolastici, di rischiare di più ed essere più tranquilli. Perché anche lo stadio sarà dalla loro parte:
Hellas Verona? Hanno fatto una buona ripresa, da gennaio sono stati compatti, molto organizzati, diretti. Hanno trovato risultati importantissimi ed è giusto che sperino, hanno fatto punto importanti con squadre importanti, questo a noi non cambia nulla. Dobbiamo guardare il nostro percorso, provare a migliorare soprattutto in casa, sciogliersi, non avere quella tensione che ti impedisce di prendere le decisioni giuste, di fare qualche passaggio rischioso. Non dobbiamo essere scolastici, dobbiamo cambiare l’atteggiamento con più coraggio di rischiare, essere più cinici. Giocando in casa, lo dicevo anche due settimane fa, io non vedo quella tensione, forse prima di gennaio c’era e giustamente, ma ora non la sento neanche, i tifosi stanno con noi.