Scandalo plusvalenze, la Procura federale si abbatte sulla Sampdoria: ammenda pecuniaria e inibizioni pesanti per i dirigenti. Tutte le richieste
Dopo lo scoppio dello scandalo plusvalenze arrivano le prime conseguenze per la Sampdoria, coinvolta nelle indagini riguardanti presunte plusvalenze fittizie dei calciatori. La Procura Federale ha avanzato le richieste di ammenda per le varie società italiane coinvolte, tra cui quelle di Serie A Juventus, Napoli, Genoa, Empoli e proprio la Sampdoria.
Le richieste della Procura sono sia pecuniarie sia di inibizioni dei dirigenti di queste società, considerati responsabili delle plusvalenze coinvolte nello scandalo. Per quanto riguarda la Sampdoria l’ammenda richiesta ammonta a 195.000 euro, mentre per la Juventus arriva a 800.000 e per il Genoa 320.000.
Ma sono le inibizioni che riguardano i dirigenti, e soprattutto ex dirigenti, a destare scalpore.
Scandalo plusvalenze: la Procura Federale “inibisce” tanti nomi attorno alla Sampdoria
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Si parte con l’inibizione richiesta dalla Procura Federale per Massimo Ienca, segretario generale della Sampdoria. Si parla di 8 mesi e 20 giorni per lui, che insieme ad Antonio Romei e Giovanni Invernizzi è l’unico attualmente a ricoprire ancora un ruolo in società.
Per Antonio Romei (vicepresidente e consigliere d’amministrazione della Sampdoria) la Procura Federale ha avanzato una richiesta di inibizione pari a 7 mesi. Mentre per Invernizzi, il responsabile del settore giovanile, i mesi sono 8, come per Paolo Fiorentino, Gianluca Tognozzi e Paolo Repetto, ex membri del CdA blucerchiato.
Arrivata anche una richiesta di inibizione per Massimo Ferrero, che ammonta a 12 mesi. Gli altri nomi oggetto di richiesta di inibizione sono Giuseppe Profiti, Enrico Castanini, Adolfo Praga e Gianluca Vidal, il trustee della Sampdoria. Per loro la Procura ha chiesto 6 mesi e 20 giorni.