La Sampdoria ha lavorato al meglio in quest’estate e Raffaele Fiorella difende la società sull’indice di liquidità e sul rispetto dei paletti della Figc
La Sampdoria ha vissuto un’estate molto particolare. Mentre Pietro Accardi si muoveva tra i meandri del calciomercato e tra paletti difficili da rispettare, da alcune società di Serie B e alcuni presidenti (Massimo Cellino su tutti) sono arrivati attacchi ed esposti. Prontamente rispediti al mittente.
Un periodo duro per la Sampdoria, da cui come afferma l’amministratore delegato Raffaele Fiorella, la società è uscita alla grande nonostante un compito difficile come quello di mantenersi entro i paletti stabiliti dalla Figc per le società che hanno ottenuto l’omologa del piano di rientro:
Un periodo duro, ma ne siamo usciti alla grande. Un compito difficile, tanto lavoro da fare, dentro vincoli piuttosto rigidi, come l’indice di liquidità, che crediamo di aver rispettato al meglio.
Sampdoria, Fiorella: monte-ingaggi? I motivi della scelta
Sampdoria, Raffaele Fiorella “dribbla” l’indice di liquidità. Ecco come
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La Sampdoria, a testimonianza della volontà di costruire una squadra competitiva, ha mantenuto un monte-ingaggi molto simile alla passata stagione. Con la differenza, però, che quest’anno il tetto è di dieci milioni. Il resto è da coprire, per il 40%, con una fideiussione.
La scelta è stata compiuta da Manfredi e condivisa con il Cda e Alessandro Messina: conta la competitività. Quest’anno rimasta alta:
Monte-ingaggi? E’ stata una scelta precisa del presidente Manfredi, condivisa con il Cda e con Alessandro Messina, altro suo stretto collaboratore. Il livello è più o meno lo stesso, con una differenza: non è più dovuto alla discesa in B, ma al valore reale della squadra.