Sampdoria, Quagliarella leader dentro e fuori dal campo: il capitano condanna i brutti gesti contro i Garrone ed è sicuro: non si trattava dei tifosi blucerchiati…
La Sampdoria sta vivendo una pagina davvero complicata nella sua storia, ma ha qualche baluardo a cui aggrapparsi. Se dentro la società uno di questi può essere Marco Lanna, nella squadra c’è il veterano Fabio Quagliarella, fresco di 40 anni appena compiuti che alterna l’esuberanza di un ragazzino alla lucidità di uno che ne ha passate tante. E che ben conosce la situazione.
Quagliarella è consapevole delle difficoltà dell’ambiente blucerchiato. Sotto ogni punto di vista. Anche della tensione che comincia a manifestarsi apertamente. Come coi brutti gesti del proiettile a salve recapitato in sede e del blitz presso la Società San Quirico contro Edoardo Garrone. Il capitano della Sampdoria, intervistato da Sky Sport, condanna apertamente tutto questo. Perché ben conosce chi sono davvero i tifosi sampdoriani e quel gesto non può essere ricondotto a loro:
E’ normale che le cose che sono successe sono da condannare, il tifoso è quello che incita e che contesta in modo civile ed educato, sarà stato qualcuno che era sopra le righe. Credo sia stato un episodio singolo perché qui come tifoseria sono eccezionali, ci sono sempre stati vicini e non possiamo proprio dire niente. A fine partita parli e dici “Però i tifosi ci incitano, prendiamo gli applausi”… Il tifoso ha capito che le difficoltà ci sono a 360 gradi.
Sampdoria, Quagliarella: “Episodi contro Garrone? Non erano i nostri tifosi. Le difficoltà c’erano già dallo scorso calciomercato”
Sampdoria, Quagliarella: cori contro Garrone? Non sono i tifosi…
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Le difficoltà, peraltro, partono da lontano. Secondo Quagliarella, dal punto di vista tecnico e non societario, addirittura dall’ultimo calciomercato estivo. In un momento di già palesi complicanze economiche, alcuni addii pesanti non hanno ricevuto un ricambio immediato:
Difficoltà già iniziate quest’estate perché sono andati via quattro o cinque giocatori importanti e di quelli che sono arrivati alcuni erano infortunati, quindi non è stato facile all’inizio. Allenarsi in un clima tranquillo in cui non ti fanno pesare errori e sconfitte, è importante e ci fa sentire il sostegno dei tifosi.