Per Massimiliano Lussana riportare Marco Giampaolo alla Sampdoria è stato un errore, un’operazione sbagliata. Ma paga solo lui?
L’ufficialità arriva alle 18,38 sul sito della società: “L’U.C. Sampdoria comunica di aver sollevato Marco Giampaolo dall’incarico di allenatore responsabile della prima squadra. Al tecnico e ai componenti del suo staff vanno i ringraziamenti per la serietà e la professionalità dimostrate durante il periodo di lavoro nel club”.
Ma già mezz’ora prima, Antonio Romei aveva dato l’annuncio ai microfoni di Dazn: “Esonero? La notizia è confermata. Abbiamo aspettato un po’ perché prima volevamo comunicarlo al mister. Mi dispiace per il mister perché so la professionalità che mette nel suo lavoro. E’ stata una partita non all’altezza, chiudere così fa male. Non dobbiamo prendere alibi e lavorare tutti insieme per trovare una soluzione. D’Aversa è un’ipotesi, ma non ne abbiamo ancora parlato”.
E l’annuncio televisivo prima del comunicato ufficiale, sia pur peccato veniale, venialissimo, rispetto a ciò che si vede nella Sampdoria, è l’ennesima sgrammaticatura temporale dopo l’incredibile corsa di Carlo Osti (col mandato del Cda ha spiegato) davanti ai microfoni dopo la partita della Spezia per confermare Giampaolo.
Ecco, vedete, basta leggere la raccolta delle Puntine, su massimilianolussana.wordpress.com, basta andare sul mio profilo Facebook o anche semplicemente cercare le parole “La Puntina” su Google per comprendere come tutto questo fosse assolutamente evitabile.
La Sampdoria ha regalato un ingaggio altissimo a Giampaolo…
Come si siano cacciati via soldi, una barca di soldi – la Gazzetta dello Sport parlava di due anni e mezzo di contratto per un milione e 200 mila euro, netti, a stagione, il sesto-settimo ingaggio della serie A, ma se le cifre non fossero queste accettiamo volentieri precisazioni – per chiamare un tecnico che ha sostituito Roberto D’Aversa che aveva fatto 20 punti in 22 partite, con una media da salvezza tranquilla in quel momento e che aveva valorizzato giocatori come Candreva, mai così bello in blucerchiato.
Punti, soprattutto, fatti senza il mercato di gennaio. Il quale ha portato in blucerchiato talenti come Sensi, che si è visto oggi chi è, così come si è visto per l’ennesima volta chi è Gianluca Caprari, svenduto per 4 milioni. Così poi come Bonazzoli per 4,5. Oppure ancora Thorsby per 3. Mentre si comprava Torregrossa, dico Torregrossa (e so che qualche amico mi rimprovera giustamente l’insistenza, ma è qualcosa che non si può sentire) a 6.
Insomma, penso che l’operazione del Giampaolo bis sia stata sbagliata dall’inizio e l’ho scritto dal primo giorno: Dopo, tutto è più facile. Così come forse è più facile inseguire gli sceicchi, che ci siano o no.
E la conferma di Giampaolo nel dopo partita con il volto e la voce di Carlo Osti dopo La Spezia è ancora più grave perché quello che è diventata la Sampdoria era sotto gli occhi di tutti e in questo modo si sono perse due ulteriori settimane (oltre alla partita con il Monza) durante le quali il nuovo tecnico avrebbe potuto provare schemi e giocatori. E invece no, tutti insieme allegramente verso il baratro, con gli applausi dei ragazzi del coro…
Anzi, uno che non ha applaudito c’è: Marco Lanna, anche in questo caso vero cuore blucerchiato che era nettamente contrario a prolungare questa agonia, ma purtroppo viene troppo poco ascoltato.
Sampdoria, i risultati con Marco Giampaolo non sono mai arrivati…
Sampdoria, l’operazione Giampaolo sbagliata fin dall’inizio. Ma paga solo lui?
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Anzi, uno che non ha applaudito c’è: Marco Lanna, anche in questo caso vero cuore blucerchiato che era nettamente contrario a prolungare questa agonia, ma purtroppo viene troppo poco ascoltato.
Eppure era tutto chiaro, ripeto, fin dall’inizio, dal primo giorno in cui
I risultati sono stati quattro buone o ottime partite (Sassuolo ed Empoli subito, Fiorentina a fine stagione dello scorso campionato, ma non contava davvero più niente, e Juventus quest’anno, anche se le successive prestazioni bianconere hanno raccontato che non fu vera gloria), il derby che non avrebbe salvato il Genoa, ma avrebbe potuto affossare la Samp e un’agonia incredibile che ha portato la Sampdoria ultimissima a due punti, staccata di quattro dalla quota salvezza, ma potrebbero diventare anche cinque a seconda del risultato del Bologna con la Juventus.
Insomma, nonostante una serie di aedi in servizio permanente effettivo – alcuni dei quali hanno asseverato anche la versione del “Giampaolo che dà le dimissioni rinunciando all’ingaggio visto che è un grande tifoso blucerchiato”, cosa che non risulta in alcun modo dai comunicati della società – il Giampaolo bis è stato un disastro assoluto con una media in questo campionato di 0,25 punti a partita.
La Sampdoria ha concesso troppi alibi al suo allenatore?
Eppure sono state cercate tutte le scuse, gli arbitri, il complotto del Palazzo contro la società debole, la rosa (che a mio parere è più che sufficiente, anche e soprattutto grazie alla capacità di muoversi con pochi o nessun soldo di Daniele Faggiano, la cui qualità è emersa prepotentemente alla distanza), il fatto che l’anno scorso non avesse potuto fare la preparazione e quindi tutti i meriti erano suoi e tutte le colpe erano di D’Aversa, la spiegazione dotta che “per trasmettere le sue conoscenze ha bisogno dei mesi di ritiro e quindi da subentrato ha già fatto fin troppo”, varie ed eventuali.
E invece io ho visto soprattutto cose che non mi piacciono. Oggi l’unico sufficiente è stato Audero, senza il quale, contro un ottimo Monza, il risultato sarebbe stato molto, ma molto più pesante, 0-5 o 0-6; una squadra che fa un solo tiro da fuori in tutta la partita; Gabbiadini, che è il migliore di questi ed è uscito con la maglia sudata dopo una partita comunque insufficiente non per colpa sua, che ha giocato fuori ruolo.
E poi Caputo, inguardabile, ma come al solito solo lì davanti; una difesa da paura con Bereszinsky peggiore per distacco insieme a Augello, ma tanto chissenefrega dell’esistenza delle fasce; Murillo un po’ meglio di Colley al centro, ma solo perchè peggio era difficile; Villar inguardabile e non si capisce perchè non venga messo in campo Yepes (e con lui Trimboli, tornato oggi dall’infortunio), Pussetto a marcire in panchina, Sabiri che non è nemmeno lontano parente di quello di inizio stagione e di fine dello scorso campionato e un pessimo Djuricic schierato in un ruolo che non è quello di Sassuolo e si vede.
Insomma, peggio di così è davvero impossibile.
Giampaolo peggio di Cavasin e Di Francesco…
E la drammatica Sampdoria di oggi è forse addirittura peggiore delle partite di Cavasin o di Di Francesco a Verona, con l’aggravante dell’ingaggio pesantissimo per una squadra con problemi economici sotto gli occhi di tutti.
Eppure, era tutto scritto. Un tecnico che ha vinto dieci partite delle ultime 49, compresa quella con la Fiorentina che era come un’amichevole di fine stagione, e reduce da due esoneri e fallimenti della peggiore specie a Milano e a Torino, dove solo Davide Nicola è riuscito a rimediare evitando la retrocessione ai granata, era chiaro che non andasse preso.
E le colpe non sono solo di Giampaolo, ma anche e soprattutto di chi l’ha chiamato e di chi l’ha confermato.
Oggi a Bogliasco ci sarà Felice Tufano, allenatore della Primavera che gioca un ottimo calcio. Ma al 99 per cento l’allenatore non sarà lui. E probabilmente non sarà nemmeno Enrico Nicolini che, almeno lui, ci metterebbe il cuore, in una squadra senza sangue.
Se ci fossero soldi, io li userei per Aurelio Andreazzoli.
Ma con Roberto D’Aversa a libro paga, non avrei dubbi. Magari mettendo ai margini chi l’ha cacciato e chi ha contribuito a cacciarlo.