Sampdoria, lo chef sampdoriano Marco Visciola, nuova stella Michelin, chiede pazienza per Pirlo e i suoi ragazzi: una squadra è come un ristorante, la fretta non serve
Cucina e Sampdoria. Due cose che apparentemente non sono così vicine, eppure si assomigliano, si toccano e combaciano per tanti aspetti. E chi è riuscito ad evidenziarlo al meglio è lo chef Marco Visciola, executive del ristorante “Il Marin” dell’Eataly di Genova, nonché responsabile della ristorazione dell’hospitality dello stadio per le gare casalinghe dei blucerchiati e grandissimo tifoso sampdoriano.
Lui è stato recentemente insignito della sua prima stella Michelin, e ha deciso di festeggiare salendo sul palco della premiazione, a Brescia, con la maglia della Sampdoria, quella solo bianca con lo stemma al petto. Sampdoria e cucina quindi: un binomio azzeccato e fondato.
Anche perché, in un’intervista a Repubblica, Visciola ha detto di comprendere la situazione che sta vivendo Andrea Pirlo, che è come se fosse lo chef di un ristorante, con la squadra di giocatori che lo aiutano in cucina:
Non bisogna mai pretendere tutto e subito. La fretta non aiuta. Anche questo premio è un riconoscimento al lavoro sviluppato negli anni. Amo ripetere che quando apri un’attività con venti persone nuove, serve tempo. Nel calcio vale lo stesso discorso.
Non bisogna volere tutto e subito. La Sampdoria è stata rifondata quasi da zero, per cui è come se fosse un ristorante aperto da poco. Serve pazienza e lavoro di gruppo. Perché è il darsi una mano tutti, da squadra, la ricetta vincente. E il gruppo dei calciatori blucerchiati come si è cementato? Anche grazie al ritrovarsi tutti insieme a tavola. Continua Visciola:
Penso sia la strada giusta, sta diventando un appuntamento quasi fisso. E’ un grande gruppo, sta mostrando attaccamento alla maglia, quello che serviva in un momento così difficile. Kasami, l’ultimo arrivato, è la rivelazione, Borini è un garanzia, i “vecchi” Ravaglia, Depaoli, Murru garantiscono la continuità
Sampdoria, lo chef Visciola: “Per la rimonta in classifica un piatto speciale”
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La Sampdoria è come un ristorante, certo. Ma è anche come un piatto tipico, che si fa ambasciatore della sua terra nel mondo:
Stavolta non mi aspettavo un simile riconoscimento, anche se ricevere l’invito alimenta sempre qualche speranza. Ho così deciso di portare insieme, sul palco, la cucina e la Sampdoria. Una squadra di calcio, come un piatto tipico, rappresenta una città, una regione: l’accostamento è perfetto
E ora anche Visciola, come già lo chef genovese e sampdoriano Ivano Ricchebono, che si è visto confermare la sua stella Michelin per “The Cook”, rappresenta i colori blucerchiati con la sua cucina. Tanto che ha pensato di dedicare un piatto se la Sampdoria di Pirlo dovesse rimontare in classifica e andare in Serie A, anche se ancora non sa quale:
Deve essere un piatto dedicato alla rimonta in classifica, qualcosa di speciale, unico