Sampdoria, la tutela del Cda sul marchio: l’intuizione di Panconi

Il Cda della Sampdoria, con un’intuizione di Gianni Panconi, si è tutelato sull’utilizzo del marchio, introducendo nuovamente quello senza Baciccia
Tra le tante cose a cui l’attuale Cda deve pensare, c’è anche il futuro dello storico marchio della Sampdoria ovverosia il Baciccia. Nel 2011 è stato dato in pegno a Banca Intesa per l’apertura di una linea di credito di 26 milioni e, attualmente, mancano ancora da pagare 8,5 milioni per il riscatto completo.
Il debito è passato dalla Sampdoria Holding – dei Garrone – alla Sport Spettacolo Holding, l’attuale controllante della Sampdoria. In caso di cessione, dunque, chi passerà dalla Ssh si prenderà in carico anche questo debito, chi, invece, non lo farà dovrà trattare con Gianluca Vidal e la famiglia Ferrero. Ecco perché il Cda si è cautelato.
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Come riporta Il Secolo XIX, in vista di possibili contenziosi legali, il Cda, su intuizione di Gianni Panconi, ha depositato, di recente, il vecchio marchio, quello senza Baciccia. Si può vedere sulla divisa e sulla terza maglia, quella ambra.
Questo marchio, nel bilancio del 2020, per una preservazione della patrimonializzazione della società, era stato rivalutato e messo a bilancio per 38,8 milioni di euro.
La mossa di Panconi servirà, dunque, a evitare di entrare nei contenziosi legali che potrebbero esserci se il futuro proprietario dovesse arrivare a trattare per il Baciccia con Massimo Ferrero.
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