Keita Balde e la Sampdoria un’amore nato subito, nato e ricambiato. Dice grazie a Ranieri, al presidente Ferrero. Con questa squadra vuole togliersi delle soddisfazioni. Ci riuscirà? Alla Gazzetta dello Sport racconta le sue sensazioni…
“Sono venuto qui con la testa giusta e tanta voglia di fare. La squadra si fida di me, devo dare tutto me stesso per ripagarli. Sono solo all’inizio del mio cammino”. Keita Balde è cambiato, è cresciuto, è anche maturato. I colpi di testa del passato? Ora non ci sono più. E con l’Inter ha mostrato, per chi non lo conoscesse, tutta la sua forza.
A Genova, alla Sampdoria ha ritrovato vecchi amici come Candreva, con cui ha giocato nella Lazio e nell’Inter, e Adrien Silva, suo compagno nel Monaco. E poi c’è Fabio Quagliarella.
Tutto ha influito positivamente, ma soprattutto la presenza di Ranieri. Al di là del fatto che lui sia oggi il mio allenatore, è un uomo che va rispettato per la sua carriera, per quello che ha fatto e che ha saputo dare al calcio. Lo ringrazierò sempre per la fiducia. Il gruppo, poi, è straordinario. Anche con Quagliarella c’era già un’amicizia lontano dal calcio. E’ stato facile inserirmi
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Sampdoria, Keita: “Sono venuto con la testa giusta”
Insomma una scelta facile quella di tornare in Italia, venire a Genova. “Mister e presidente mi hanno fatto vedere il progetto, convincendomi subito. Ho detto sì alla Samp per divertirmi e portarla in alto”.
In attacco c’è concorrenza ma l’abbraccio di Keita Balde con Quagliarella alla fine della gara con l’Inter è stato importante, per tutti.
“Fabio è un grande giocatore e un super professionista. Che giochi o no, è fondamentale per l’aiuto e per i consigli che offre”.
Spezia, Udinese e Parma, tre gare per vincere, per andare avanti in classifica. Lui non ha paura e non sente nemmeno la pressione addosso:
Avevo la pressione addosso già a dieci anni nel Barcellona. Sono consapevole dei miei mezzi e del fatto che la gente si fida di me: a queste condizioni, vado oltre i miei limiti…
