La Sampdoria deve diminuire il proprio monte ingaggi: per farlo, però, serve piazzare gli esuberi. Intanto Yoshida rinnova fino al 2021
Le difficoltà della Sampdoria nel cedere i suoi giocatori si ripercuotono, inevitabilmente, anche sul bilancio. In particolare sul monte ingaggi. I blucerchiati, infatti, non stanno riuscendo a piazzare alcuni giocatori che credevano già lontani da Genova, come Verre e Murillo, e il monte ingaggi rimane più alto del previsto. A questo, poi, ai aggiunge anche che Yoshida, come comunicato dall’agente, ha fatto valere la clausola nel suo contratto e allungherà il rapporto con la Sampdoria fino al 2021.
Le linee guida della società sono chiare: ridurre il monte ingaggi del 20%. L’obiettivo sarebbe quello di scendere sotto i 36 milioni lordi, tagliandone, quindi, circa sette. L’obiettivo è raggiungibile solo se vanno in porto le cessioni. Perché gli ingaggi di quelli che sono considerati esuberi pesano. Murillo guadagna 1,4 milioni, Caprari e Colley uno, Murru 750mila.
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La Sampdoria, ora, non potrà più garantire certi ingaggi: tetto massimo un milione. Questo deve essere un messaggio per diversi giocatori che vogliono rinnovare. Come Ramirez, che guadagna 1,4 milioni fino al 2021,e Bonazzoli che vorrebbe aumentare il suo stipendio. E poi c’è Ranieri, per cui sarà impossibile prolungare fino a giugno 2022 alle cifre attuali. Ovvero 1,8 milioni a stagione.