Eugenio Bissocoli ha certificato debiti per la Sampdoria per circa 200 milioni di euro: l’indebitamento netto, però, è inferiore a quella somma
Mentre il Cda della Sampdoria punta a eliminare la clausola “simul stabunt, simul cadent”, l’esperto Eugenio Bissocoli continua a lavorare alla composizione negoziata. L’approvazione del Tribunale di Genova lascia ai blucerchiati tempo fino al 6 giugno per definire il piano di rientro da debiti.
La situazione debitoria certificata della Sampdoria sfiora i 200 milioni. Una cifra molto importante, in linea, però, con quella del 2020 e del 2021. Due anni fa i debiti, escluse le poste attive, ammontavano a 175 milioni, un anno fa a 205. Segno che, comunque, il Cda, in assenza di liquidità, ha lavorato bene dal punto di vista economico.
Debiti Sampdoria, 60 milioni di poste attive
Sampdoria, indebitamento netto inferiore ai 200 milioni. La cifra
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Il Secolo XIX precisa, poi, che ai 200 milioni di debiti di cui ha parlato Eugenio Bissocoli, vanno sottratte le poste finanziarie attive, che ammontano circa a 60 milioni. L’indebitamento netto, pertanto, è stabile da oltre un anno e arriva a una cifra compresa tra i 140 e i 150 milioni.
Tanti, soprattutto senza una proprietà stabile alle spalle. La Sampdoria cercherà, tramite gli accordi con i creditori, di ristrutturare la sua esposizione debitoria e presentare un piano di rientro, con il vantaggio di essere al riparo, fino al 6 giugno, da eventuali istanza fallimentari che i creditori potrebbero voler presentare alla società blucerchiata.