Assemblea Sampdoria, gli azionisti di maggioranza approvano la modifica? Le ultime

L’Assemblea straordinaria convocata dal Cda della Sampdoria potrà essere valida solo con la presenza degli azionisti di maggioranza
L’Assemblea del 20 marzo, convocata dal Cda, servirà innanzitutto per modificare lo statuto della Sampdoria. I consiglieri vogliono eliminare la clausola “simul stabunt, simul cadent”, fatta introdurre da Gianluca Vidal nel 2020.
Secondo questa clausola le dimissioni di un solo membro del Cda comportano la decadenza dell’intero consiglio. Una regola che, come riporta Il Secolo XIX, è un unicum nelle società di calcio e riguarda più quelle regolare da patti para-sociali. Per l’approvazione serve, però, la presenza dell’azionista di maggioranza, ovverosia della famiglia Ferrero.
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Stando a quanto scrive il quotidiano genovese, i soci di maggioranza sembrano intenzionati ad approvare l’eliminazione di questa regola e, dunque, a presenziare ad almeno una delle tre convocazioni (20, 22 e 24 marzo, ore 12:00 a Corte Lambruschini). La scelta – si legge – è indipendente dalla composizione negoziata.
In caso di decadenza del Cda, ipotesi comunque da scongiurare considerando che Antonio Romei non è intenzionato a dare le dimissioni, la gestione degli affari passerebbe al collegio dei sindaci. I quali convocherebbero una nuova Assemblea per la nomina di un nuovo Cda.
Eliminare la clausola servirebbe, di più, a dare stabilità al Cda in ottica della sottoscrizione del bond da 40 milioni, che Banca Sistema dovrebbe emettere verso fine marzo.
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