Paolo Fiorentino, membro del CdA della Sampdoria, indagato per aggiotaggio dalla Procura di Milano. Ecco di cosa si tratta.
L’attuale membro del CdA della Sampdoria, Paolo Fiorentino, è indagato dalla Procura di Milano per fatti inerenti al 2018. Nella fattispecie, oltre ad essere l’attuale consigliere d’amministrazione della Sampdoria, Paolo Fiorentino ha ricoperto il ruolo di amministratore delegato di Carige fino al settembre 2018, quando al suo posto è subentrato Fabio Innocenzi.
E proprio al 2018 (e ai fatti di Carige) risalgono le indagini che hanno portato all’accusa di aggiotaggio ai danni di Paolo Fiorentino. Il consigliere della Sampdoria è dunque accusato, in parole povere, di una presunta mancata comunicazione al mercato riguardo a crediti deteriorati della banca, al fine di alterare il valore di bilancio di Carige.
Crediti che si sono svalutati per centinaia di milioni di euro, senza che Paolo Fiorentino l’abbia comunicato (o che l’abbia fatto nel modo corretto).
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Su questo pende l’accusa di Paolo Fiorentino, quindi del tutto inerente a fatti relativi al primo semestre del 2018 di Carige. La Sampdoria dunque non ha nessun legame con questa vicenda che coinvolge il suo consigliere.
Che tra l’altro ha persino ricoperto il ruolo di Vicepresidente della Sampdoria nel vecchio CdA, prima che a luglio 2020 ne venisse nominato uno nuovo.
A marzo 2020 le dimissioni di Paolo Fiorentino (avvenute per “problemi personali”) avevano fatto saltare il Consiglio d’Amministrazione della Sampdoria. Dimissioni poi congelate e CdA rimasto in carica fino all’estate e all’approvazione del Bilancio 2019.
A luglio poi l’addio di Antonio Romei e il varo del nuovo CdA , in cui è entrato il “nuovo”‘ braccio destro di Massimo Ferrero: il commercialista veneziano Gianluca Vidal.
Adesso bisogna solo attendere gli sviluppi della vicenda. Infatti, appurato che la Sampdoria non è coinvolta nelle indagini, bisognerà capire se Paolo Fiorentino continuerà a rimanere nel CdA blucerchiato oppure no.
Essendo ancora in fase di indagine, per le valutazioni sull’opportunità delle dimissioni si aspetteranno gli sviluppi del procedimento penale.