Una bandiera del Genoa sventolava sul campanile della basilica di Rapallo. Il parroco ha fatto prontamente rimuovere il vessillo dei cugini della Sampdoria.
Da sempre i tifosi di Sampdoria e Genoa hanno dato sfogo alla loro rivalità ‘conquistando’ luoghi con i colori della loro squadra. Lo hanno fatto piazzando adesivi o bandiere nei punti più disparati, come il famoso scoglio di Boccadasse. O ancora verniciando monumenti, scalinate, così da fare persino gridare allo scandalo. Ma il calcio, soprattutto per le due fazioni genovesi, è una questione di fede. E a Rapallo è stata chiamata in causa anche quella religiosa.
Perché questa volta il Genoa ha fatto uno scalpo insolito alla Sampdoria. Una bandiera rossoblu ha conquistato addirittura il campanile della basilica rapallina dei Santi Gervasio e Protasio, che sta subendo un massiccio lavoro di restauro su gran parte della superficie esterna. E sembra che sia proprio uno degli operai del cantiere della basilica il responsabile di questo gesto, che naturalmente non è sfuggito agli occhi dei cittadini di Rapallo.
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Una bandiera con il rossoblu e il grifone al centro non poteva passare inosservata, tanto più se posta in cima ad un luogo di culto così in centro città. Ovviamente il parroco, don Stefano Curotto, non appena ha saputo della goliardata, ha fatto rimuovere il vessillo del Genoa. “Trattandosi di un monumento e di un simbolo religioso l’abbiamo subito fatta togliere” ha spiegato il sacerdote.
Ma don Stefano Curotto non era in loco al momento della scoperta del fatto. Essendo partito per un ritiro, ad occuparsi della rimozione della bandiera del Genoa dal campanile della basilica è stato il vicario don Matteo Prettico, giovane sacerdote tifosissimo della Sampdoria. Una coincidenza che ha stroncato subito la gloria dell’operaio di fede rossoblu. Perché infondo nella basilica di Rapallo c’è posto per una fede soltanto. O, al massimo, quella blucerchiata di don Matteo Prettico.