Il Governo non ha inserito l’emendamento salva-calcio nel prossimo fascicolo: niente rateizzazioni dei debiti per la Sampdoria e le squadre di Serie A
Il Governo ha scelto di non aiutare ulteriormente il mondo del calcio. L’emendamento per rateizzare gli arretrati delle società sportive con il Fisco, come riporta Milano Finanza, non è stato inserito nel fascicolo depositato all’esecutivo. La bocciatura – si legge – potrebbe essere dovuta alla difficoltà di trovare lo spazio giusto nella Legge di Bilancio del 2023.
Le società, secondo l’emendamento Aiuti Quater, avrebbero potuto pagare i debiti in 60 rate mensili con un interesse del 3% e il versamento delle prime tre rate entro una settimana dall’approvazione della legge. Niente da fare, però.
Il Governo e il Ministro dello Sport Andrea Abodi non hanno acconsentito a dare dei vantaggi a società “che spendono milioni per i giocatori”.
Serie A, accordi singoli per i debiti: e la Sampdoria?
Sampdoria, il Governo nega la rateizzazione dei debiti: c’è un’unica strada
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Sul quotidiano, poi, si leggono le possibilità che hanno ora le squadre italiane, il cui debito complessivo ammonta a 500 milioni. Dei quali 31 a carico della Sampdoria, alle prese con i problemi societari e con la questione della cessione da risolvere nel minor tempo possibile.
Ora l’unica strada è trovare accordi singoli con l’Agenzia delle Entrate. La società blucerchiata guarda con interesse a questa soluzione, in attesa di capire cosa succederà all’attuale proprietà. Il rischio, come riportato qui, potrebbe addirittura il blocco del calciomercato (Serie A, blocco del calciomercato per le squadre che non pagano le tasse. Lo scenario).
Queste difficoltà, poi, potrebbero accelerare l’ingresso dei fondi in Serie A:
Searchlight e la cordata formata da Carlyle, Apax e Three Hills hanno già manifestato interesse. Se vi fosse una maggioranza stabile a favore, anche Cvc potrebbe rifarsi sotto.