Eusebio di Francesco e Marco Giampaolo, dopo la Sampdoria, hanno ottenuto solo esoneri. Ma nonostante questo siederanno ancora su panchine importanti e per di più rivali di quella blucerchiata.
La Sampdoria, negli ultimi anni, ha rappresentato per molti allenatori un punto di partenza. Una vetrina importante dove mettersi in luce per arrivare, con un balzo importante, a guidare successivamente grandi club. Oppure la Sampdoria, per altri tecnici, è stata ( o sarebbe dovuta essere) la squadra da cui provare a ricostruire una carriera. Nonostante questo, però, spesso la panchina blucerchiata non è stata solo una rampa di lancio, ma il vero e proprio apice delle avventure professionistiche di alcuni.
Nella storia recentissima della Sampdoria ci sono due nomi che fanno da esempio perfetto di questa situazione: Marco Giampaolo ed Eusebio Di Francesco. Con il secondo chiamato a rimpiazzare il primo. Il tecnico di Giulianova è arrivato alla Sampdoria per confermarsi dopo il buon lavoro all’Empoli e progredire nella carriera in ascesa. Risponde dunque alla prima delle casistiche qui sopra.
E se Giampaolo voleva proseguire di bene in meglio, chi aveva bisogno di rilanciarsi era Di Francesco, dopo un esonero con la Roma nel marzo 2019. Le avventure dei due allenatori alla Sampdoria sono state molto diverse: Giampaolo è rimasto stabilmente per tre anni con un progetto che ha dato buoni frutti (ma poteva dare di più); Di Francesco è durato appena 7 giornate, con tante aspettative deluse. Ma l’esperienza di entrambi ha qualcosa in comune: dopo aver allenato la Sampdoria, hanno ottenuto sempre meno successi. E sempre più (inspiegabili) offerte di lavoro.
Mistero Giampaolo e Di Francesco: più sono esonerati più trovano lavoro

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Giampaolo dopo la duratura e florida panchina alla Sampdoria è andato al Milan con tutti gli onori. E dopo 7 giornate è stato spedito a casa. Ha deciso di ripartire nell’estate 2020 dal Torino che ha creduto in lui, ma ha subito il secondo esonero in due anni lasciando una squadra ultima in classifica alla diciottesima giornata. Una serie di insuccessi clamorosa che trova eco nella carriera di Di Francesco, il suo successore alla Sampdoria.
Dopo l’esonero coi blucerchiati, Di Francesco è stato fermo un anno, per ripartire dal Cagliari di Giulini nel campionato 2020/21. La sua squadra produceva gioco, ma non concretizzava e subiva troppo. Così che alla ventiseiesima giornata il suo Cagliari era in zona retrocessione e Di Francesco è stato esonerato.
Nonostante questi insuccessi (in tre anni tre esoneri per Di Francesco), questi due allenatori hanno nuovamente trovato delle squadre a credere in loro. Giampaolo, addirittura, ripartirà dal Sassuolo, che Roberto De Zerbi ha lasciato dopo averlo condotto fino all’ottavo posto in classifica. In pratica l’ex tecnico della Sampdoria è stato esonerato da una squadra in zona retrocessione e ne eredita, neanche un anno dopo, una che ha sfiorato l’Europa League e la Conference League. Mistero.
Di Francesco proverà a rilanciarsi ancora all’Hellas Verona, squadra che, tra l’altro, gli era stata fatale (esempio perfetto di “fatal Verona”) quando guidava la Sampdoria. Anche in questo caso, il pescarese eredita un gruppo solido traghettato da Ivan Juric al decimo posto. Ora sarà in mano all’allenatore reduce dall’esonero col Cagliari, la squadra dei vari Godin, Cragno, Joao Pedro e Simeone. Mistero atto secondo.