La Sampdoria ha vissuto una settimana di fuoco: dall’esonero di Andrea Pirlo al mercato di Accardi fino alla scelta di Sottil
Mi dispiace per Andrea Pirlo. Tanto. Lo dico davvero. Conosco Andrea, conosco la persona. Conoscevo meno l’allenatore. L’ho conosciuto alla Sampdoria. L’ho difeso, con convinzione piena. Poi non ce l’ho più fatta. Ha fatto degli errori. Troppi e continui. Troppi per non essere messo sotto la lente d’ingrandimento. Per i tifosi poi non è mai stato un fenomeno.
Errori che ora Andrea Sottil non deve ripetere. Ma errori sono stati commessi da tutti. Società compresa. Pietro Accardi pure.
Andrea I da Brescia ha peccato. Non ha mai dimostrato in panchina il genio messo in campo da giocatore. Non ci è riuscito. E non è riuscito a dare un gioco a questa squadra. Solo in poche, rare occasioni ci siamo divertiti. Zero carattere, zero di tanto, poco di molto. E poi è fissato sui cambi, sulla costruzione dal basso che stava per rovinare anche Filip Stankovic. Certo la società il primo anno lo ha lasciato completamente da solo. Sempre e solo la sua faccia dopo ogni sconfitta. E non sono state poche. Dalla prima giornata all’ultima partita da buttare a Palermo. Mai un dirigente, mai il presidente.
Ma l’addio di Andrea Pirlo ha detto anche un’altra cosa. OGGI (e lo scrivo tutto maiuscolo appositamente) il mercato fatto da Pietro Accardi, al di là di quei due extra terrestri là davanti, non era completo, non era nemmeno perfetto. Certo il Vismara col Bari, per fare un esempio, non è il Vismara di Salerno. Ma se il nostro Santo (senza ironia) direttore sportivo si è affrettato a cercare un altro portiere (c’era qualcuno che non ci credeva e ci ripeteva: “Ma cosa ce ne facciamo di 4 portieri…”, ecco appunto) forse Ghidotti e appunto Paolo non davano certe certezze. Prima si è cercato Radu, poi è arrivato Silvestri.
Ma la lista dei “giudizi sospesi” potrebbe allargarsi anche ad altri, naturalmente…
Sampdoria, Andrea Sottil per favore non fissarti sul modulo e nemmeno sui cambi…
Sampdoria, gli errori di Andrea Pirlo quelli di Accardi. Quello che non deve fare Sottil
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Una squadra non completa nonostante la rivoluzione straordinaria compiuta principalmente a luglio. Non completa a centrocampo e sulla trequarti: Haas, Henderson e Valori sono stati cercati fino alla fine. Ora a Sottil peserà l’abbondanza in alcuni ruoli? Sarà compito suo gestirli al meglio fino all’arrivo del mese di gennaio. Poi Accardi cercherà di liberarsi di chi si deve liberare.
Fino a quel momento, fino alla riapertura del mercato, Andrea Sottil deve lavorare, deve recuperare punti e posizioni. Deve solo pensare a consegnare la palla a quei due là davanti e sistemare la difesa. Metterci dei cerotti. Cerotti che per culo e determinazione hanno tenuto contro il Bari. Ma bisogna continuare a medicare, proteggere le ferite fino a guarire.
Mi piacerebbe vedere una Sampdoria non ferma al solito e solo 3-5-2. Mi piacerebbe vedere altri moduli perché i giocatori per farli li abbiamo, eccome. Io tatticamente sono innamorato del 4-2-3-1. Immaginarmi Coda davanti, Tutino dietro con Pedrola a sinistra e Borini (al meglio) a destra, mi esalta. E non poco.
E poi, uno degli errori che Andrea II da Venaria non deve commettere sotto la Lanterna è quello di non fissarsi con i cambi. Basta cambi fissi. Bravo a dare una possibilità a Barreca. Ora spero di rivedere anche Kasami, poi Vieira e qualche volta La Gumina. Perché Massimo il Grande non può giocarle tutte. Non può farcela.
Ora Andrea ha quindici giorni di grande lavoro per correggere e crescere. Buon lavoro a tutti. Perché c’è da lavorare e tanto su questa squadra…