Tutte le sconfitte della Sampdoria di Marco Giampaolo sono accomunate da una curiosità legata al modulo di gioco. Con un’eccezione…
È un momento di crisi per la Sampdoria. E tra statistiche, numeri e opinioni c’è un dato che salta subito all’occhio. La squadra di Marco Giampaolo ha fin qui raccolto pochissimo: 2 soli punti, in 7 partite. Anche se sia il tecnico e che il suo vice, Francesco Conti, hanno ammesso che sì la classifica preoccupa, ma i blucerchiati hanno raccolto di meno di quanto potevano, viste anche le buone prestazioni nonostante i risultati.
Cinque sconfitte e due pareggi. È una Samp che sembra abbia dimenticato come si vince, con una buone dose di sfortuna tra pali, traverse e autogoal. I due pareggi sono arrivato contro due big: Juventus e Lazio. Due squadre che hanno optato per il 4-3-3.
Sampdoria, il Milan l’unica particolare eccezione. Ecco perché
Sampdoria, Giampaolo soffre un modulo in particolare
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Mentre le sconfitte sono arrivate con Atalanta, Salernitana, Hellas Verona, Milan e Spezia. Tre trasferte e mai un punto raccolto, ma non solo. Perché se escludiamo i rossoneri, tutte le altre hanno adottato un modulo simile (ma con un diverso modo di interpretarlo). Tutte con la difesa a 3.
E come visto contro lo Spezia, i blucerchiati soffrono tantissimo il gioco sulle fasce. Tommaso Augello ha sofferto da morire il diretto avversario: Holm. Inoltre Djuricic non è mai tornato a dare una mano, dall’altro de campo invece Rincon è riuscito a dare man forte insieme a Leris.
Una curiosità che mette a nudo quello che potrebbe essere un tallone d’Achille del modo di giocare del Maestro. Come detto unica eccezione il Milan di Stefano Pioli, che si è presentato al Ferraris con il suo 4-2-3-1.