Andrea Sottil deve cambiare la Sampdoria: la svolta partirà prima dall’atteggiamento e dalla testa, poi dalla parte tattica
Andrea Sottil non ha avuto molto tempo per cambiare la Sampdoria prima della partita con il Bari. Appena un allenamento di rifinitura e poi in campo, per una gara resa subito complicata dall’espulsione di Stipe Vulikic. Uno 0-0 d’oro, a cui, però, ora devono seguire le prime vittorie. A cominciare dal Cosenza.
La svolta di Sottil, come scrive La Gazzetta dello Sport, sarà in più punti. Meno tattica e più mentale. Sul campo, infatti, il modulo dovrebbe essere simile a quello utilizzato da Andrea Pirlo, che ha varato il 3-4-2-1 per le prime partite della stagione. Difesa a tre anche per Sottil, ma centrocampo a cinque e attacco a due. Il cambiamento dovrà partire dalla testa.
Così Sottil cambia la Sampdoria
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Serve solidità difensiva per una squadra che ha subito ben sei goal nelle prime quattro partite. Sei goal che sarebbero potuti essere di più se con il Bari non ci avesse pensato Paolo Vismara, decisivo su Lasagna dal dischetto e in diverse occasioni nel finale.
Blindare la difesa e cambiare atteggiamento. Dovrà esserci una Sampdoria diversa in campo. Più attenta, concentrata, che eviti alcuni errori tipici della squadra di Pirlo:
Più che sull’aspetto tecnico-tattico, la rivoluzione della Sampdoria parte prima di tutto dal piano motivazionale. Fuori Andrea Pirlo, dentro un altro Andrea – Sottil – che in una partita iniziata col piede storto (inferiorità numerica dopo appena 14’ all’esordio contro il Bari) ha saputo in ogni caso dare alla squadra una sterzata psicologica.
La Samp di Pirlo, nella stagione scorsa e nelle tre giornate di questa, è troppo spesso apparsa fragile, più sul piano mentale che su quello fisico, incassando spesso gol pesanti nei finali di partita. Punti che, lo scorso anno (e chissà che forse anche in questo…), inclassifica avrebbero avuto un peso molto importante.
