Sampdoria, Gazzetta dello Sport, caso plusvalenze: rischio penalizzazione immediata
La Corte federale deciderà in merito alla riapertura del processo sulle plusvalenze: Juventus, Sampdoria e altri sette club a rischio penalizzazione
Alle 12:30 di oggi – venerdì 20 gennaio – davanti alla Corte federale d’Appello è atteso il verdetto dei giudici sulla revocazione dell’assoluzione per Juventus, Sampdoria e gli altri club coinvolti nell’inchiesta relativa al “caso plusvalenze”. L’inchiesta “Prisma” può far riaprire il processo, dopo le assoluzioni in primo e secondo grado dello scorso 27 maggio.
Il procuratore capo Chiné è convinto che, nelle 14mila pagine della nuova inchiesta, ci siano gli elementi per aprire un nuovo processo. E, come si legge sulla Gazzetta, dopo aver motivato il suo ricorso, chiederà le sanzioni per i bianconeri, la Sampdoria e le altre sette squadre: Empoli, Genoa, Parma, Pisa, Pescara, Pro Vercelli e la vecchia gestione del Novara. Oltre ai 52 dirigenti coinvolti.
Per la Sampdoria si tratta di Massimo Ferrero, Massimo Ienca, Antonio Romei, Gianluca Vidal, Paolo Fiorentino, Paolo Repetto, Adolfo Praga, Gianluca Tognozzi, Gianni Invernizzi ed Enrico Castanini.
Sampdoria, inchiesta plusvalenze: rischio penalizzazione
Sampdoria, Gazzetta dello Sport, caso plusvalenze: rischio penalizzazione immediata
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Cosa rischiano i club coinvolti? A maggio del 2022 Chiné aveva chiesto multe per i club e inibizioni per i dirigenti e nella nuova istanza non ha espresso le intenzioni sulle nuove pene da chiedere. Potrebbe riproporre quelle di maggio oppure, stando alle nuove scoperte, chiedere sanzioni più severe.
In base all’articolo 31 del Codice di Giustizia Sportva, la penalizzazione è prevista nel caso in cui l’illecito abbia consentito l’iscrizione al campionato. Come riporta la rosea, però, nel comma 1:
Si legge che la sanzione è l’ammenda con diffida “salva l’applicazione delle più gravi sanzioni che possono essere irrogate per gli altri fatti previsti dal presente articolo”. Data la difficoltà evidente di dimostrare che le plusvalenze abbiano determinato un’iscrizione altrimenti impossibile (tornerebbe il problema di come si possa definire il reale valore di un giocatore), è questo l’elemento normativo che, se la Procura ritenesse i nuovi elementi probatori particolarmente gravi, potrebbe comunque portare alla richiesta di punti di penalizzazione.
Per quanto riguarda i tempi, la Corte prenderà una decisione subito sull’ammissibilità dell’istanza. E, in caso, deciderà in merito. Con la possibilità concreta che eventuali penalizzazioni possano diventare esecutive subito. Ci sarebbe, poi, la possibilità di fare ricorso alla Corte d’Appello.
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