La Sampdoria col Frosinone si gioca molto, Semplici vuole che da questa partita in avanti i suoi giocatori si lascino andare: ora non c’è più nulla da perdere
Sampdoria-Frosinone è fondamentale. Una partita che conta tantissimo per i blucerchiati, uno scontro diretto che apre l’ultima fase di campionato, la volata di otto gare che, da qui a maggio, decideranno quello che sarà il destino del club. Leonardo Semplici, in conferenza stampa, non ci gira molto intorno, quando parla di come ha preparato la sfida nelle due settimane a disposizione:
Partita che conta molto, ci siamo preparati bene perché sappiamo l’importanza, conosciamo il contesto che stiamo vivendo. Abbiamo cercato di migliorare a livello di attenzione e cercando di fare tesoro di quello che è stato il nostro percorso da quando sono qua, provando a correggere alcune situazioni che magari non avevamo fatto benissimo. Però da parte dei ragazzi c’è grande disponibilità voglia e concentrazione per fare una grande prestazione quel risultato che tutti sappiamo
La Sampdoria arriva a sfidare il Frosinone, infatti, dopo una partita che non è andata proprio come Semplici aveva pensato. A Reggio Emilia i blucerchiati hanno fatto una prestazione a due facce, una cosa che ora non possono più permettersi. E infatti il tecnico ha chiaramente detto che ora è il momento di lasciarsi andare, senza paura:
Dopo Reggio Emilia ho detto che non abbiamo più niente da perdere. Sta a noi approcciare le partite fin dal primo minuto nel modo giusto. Ora bisogna sciogliere le briglie, bisogna fare quel che sappiano fare ora ce la giochiamo con tutti ma dobbiamo farlo con la giusta determinazione e cattiveria, voglia di dimostrare che non siamo stati quelli del primo tempo di Reggio Emilia
La Sampdoria deve lasciarsi andare come se non avesse nulla da perdere. Però la pressione c’è, perché ci si gioca davvero tanto, tra storia del club e andamento del campionato. Semplici e la squadra sono ben consapevoli di non dover commettere più certi errori:
La pressione alla Sampdoria la senti e la responsabilità ce l’hai. Abbiamo un pubblico eccellente che è pronto a spingerci e dobbiamo farla nostra questa spinta, attraverso la prestazione dobbiamo dimostrare di meritare questa tifoseria che continuamente ci sta vicino, l’aspetto mentale è quello che determina la prestazione nei 90 minuti, è la cosa che abbiamo cercato di affrontare con più attenzione in queste settimane. Non mi aspettavo una partenza così a Reggio Emilia, sapevamo di dover affrontare la gara in una certa maniera e per 50 minuti abbiamo giocato in un modo non all’altezza di questa squadra. Dobbiamo trasmetter serenità ma anche avere responsabilità dell’importanza che ci possono dare queste ultime partite
Sampdoria-Frosinone, Semplici: “Ora bisogna lasciarsi andare. Servono mentalità e responsabilità”
Sampdoria-Frosinone, Leonardo Semplici: ora è il momento di sciogliere le briglie
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Semplici sottolinea però che, soprattutto nelle ultime settimane, la Sampdoria è stata molto combattiva. La squadra ha lottato molto anche e soprattutto quando si è trovata in dieci uomini, fatto capitato frequentemente nelle ultime gare. Ed è quello che serve per rialzarsi adesso, a partire da una sfida chiave come quella col Frosinone, altro club che, nonostante ora sia in risalita, era partito con altri obiettivi:
Non molliamo mai, spesso siamo stati in dieci e non ci siamo arresi, sotto questo aspetto i ragazzi sono cresciuti. Senza dubbio manca quello step che ci permetta di avere i tre punti alla fine della buona prestazione. In questa settimana già che parlato abbiano fatto il focus su quello che dobbiamo fare, i ragazzi stanno veramente spingendo e ne sono felice, le motivazioni da parte di tutti noi sono massime, aspettiamo la partita co grande responsabilità e con voglia di fare la nostra. Eravamo partita per altri traguardi ma ci siamo ritrovati in difficoltà, anche il Frosinone ha fatto tanti cambi di allenatore, sono convinto che domani vedremo una Sampdoria ancora più convinta delle sue possibilità
Semplici difende anche le sue scelte di formazione, che a volte sembrano troppo difensive. Ma il tecnico della Sampdoria sa che ora serve soprattutto attaccare:
Depaoli per me è un attaccante esterno, per me Melle è un centrocampista avanzato, per me Sibilli e Niang sono due attaccanti, Oudin un trequartista, quindi sono 5 giocatori offensivi per la mia interpretazione. Il modo di giocare può anche variare ma le caratteristiche son queste. Ora sono consapevole di aver visto una squadra con due facce, non abbiamo più niente da perdere, dobbiamo attaccare, non cambia il risultato finale se ho un giocatore più offensivo o meno. Sono situazioni che uno vede durante gli allenamenti. Non credo che l’assetto più difensivo o meno possa cambiare il risultato finale
Il tecnico blucerchiato mette in secondo piano anche le scelte di modulo, che contano meno della mentalità con cui approcciare le partite:
A livello di modulo proviamo sia la difesa a 3 sia a 4 da tempo, la squadra deve avere le conosce sia per giocare in una maniera sia nell’altra. In linea di massima non voglio cambiare le situazioni, però devo valutare chi ho a disposizione, e come farli giocare. Non credo sia determinante il modulo ma la mentalità