Serve davvero limitare i posticipi in serie A, e quindi anche per la Sampdoria, per far risparmiare il Ferraris e gli stadi italiani?
Negli ultimi giorni la politica italiana si sta interrogando sul modo migliore per ridurre i consumi energetici. L’impennata dei costi della luce preoccupa eccome la società civile. E con essa, anche il mondo dello sport, con le società di calcio e quelle che gestiscono gli stadi nazionali che stanno provando a proporre soluzioni.
Nelle ultime ore si è parlato molto della possibilità, almeno in serie A, di ridurre i posticipi serali. Per abbassare, ipoteticamente, i consumi di luce ed energia elettrica. Un’idea che però è stata bocciata da Matteo Sanna, responsabile della Società Luigi Ferraris.
Occorre cercare altre idee per far risparmiare il Ferraris… non basta ridurre i posticipi
Sampdoria, limitare i posticipi per far risparmiare il Ferraris? Non serve…
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Matteo Sanna, ai microfoni di Primocanale, ha detto la sua sulla proposta di ridurre i posticipi per risparmiare sui consumi dell’energia elettrica al Ferraris:
Abbiamo già avviato alcuni progetti, primo fra tutti la valutazione dei pannelli solari, ma per come è conformata la copertura con tralicci e le torri che fanno ombra, non sarebbero funzionali. Stiamo virando quindi sul mini-eolico. Noi abbiamo già l’80% di tutte le luci a led, contiamo entro la fine dell’anno di arrivare al 100%. D’inverno subentrano le lampade del campo che mantengono l’erba e quindi registriamo grandi aumenti: nei mesi peggiori arriviamo a 60-70 mila euro al mese. Quando lo stadio è in esercizio, anche di giorno vengono usate le luci sia per la produzione tv sia perché abbiamo tanti corridoi interni dove passa il pubblico, quindi non c’è grande differenza tra giorno e notte. Limitare i posticipi non serve molto