Sampdoria, Borini si è ambientato subito a Genova ed esalta il suo amore per il calcio, soprattutto della Marassi blucerchiata: prima la squadra sentiva la pressione, ora può essere la spinta in più
Genova è già casa per Fabio Borini. Il giocatore della Sampdoria, arrivato lo scorso luglio, si sta già trovando benissimo con la sua famiglia nel capoluogo ligure, che si sta rivelando un ambiente perfetto sia calcisticamente sia per la qualità della vita.
A Sky Sport il classe 1991 ha raccontato che moglie e figlia si stanno trovando molto bene, e che per un calciatore trovare un buon ambiente è importante per riuscire a calarsi subito nella nuova realtà:
Mi sento a casa? Sì mi sento bene, mia moglie si trova bene, che è ancora più importante (scherza). Mia figlia si trova bene a scuola, possono fare le turiste come si deve. A Genova a parte andare ad allenamento ci piace fare passeggiate in Corso Italia, poi anche a Portofino, proprio vita da turista di mia moglie da straniera, per lei è l’ideale. L’ambiente fa tanto, soprattutto la tempistica, per un giocatore è fondamentale. Più ci metti ad ambientarti nelle città nuove, nelle nazioni nuove e con la lingua, più le prestazioni ne risentono negativamente. Per fortuna o per sfortuna mi ci abituo e quindi riesco ad adattarmi velocemente, io e mi a moglie abbiamo i meccanismi
Borini: “A Genova tifano o Sampdoria o Genoa, senso di appartenenza grande”
Sampdoria, Fabio Borini: Marassi? Prima metteva pressione, ora…
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Ma Genova non è per la famiglia Borini solo Corso Italia o la vicinanza a Portofino. E’ anche la Sampdoria, il cuore di un tifo che l’attaccante blucerchiato sente già forte, come forte è anche il senso di appartenenza di tutti i sampdoriani. Una particolarità che lui ha colto subito di questa città:
A Genova se chiedi in giro o tifano Samp o Genoa, nessun’altra squadra. Ti fa vivere la quotidianità in materia diversa, ti fa sentir davvero l’apparenza della città e dei tifosi alla tua squadra
Naturalmente tutto questo amore convoglia e si sprigiona alla sua massima potenza nello stadio di Marassi. Teatro, a inizio stagione, di dolorose sconfitte per la Sampdoria, ma nelle ultime due di belle vittorie. Borini conferma che, nelle prime partite, la pressione dello stadio blucerchiato era grande per i suoi compagni, ma non per lui. Ora però, col passare delle partite, può diventare una spinta in più:
Marassi è una forza in più. All’inizio sembravamo più intimoriti da quello che era lo stadio, forse per l’anno passato. L’anno precedente è stato difficile per chi l’ha vissuto. Fortunatamente io no, quindi avevo occhi freschi per Marassi, sensazioni positive. Se alla fine del campionato giocheremo i playoff a Marassi sarà molto diverso, sappiamo che possiamo contare su di loro, non solo lo stadio ma tutta la città
A proposito di Marassi e di derby, la prossima si giocherà la partita contro lo Spezia tra le mura amiche. Una partita fondamentale anche per Borini:
Venerdì prossimo c’è il derby, sarà importante per noi e per i tifosi per dare continuità ai risultati