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Sampdoria, l’ex collaboratore di Shevchenko approva Supriaha: è il suo momento

di Matteo Palmisano
Sampdoria Caviglia Udinese Supriaha

L’ex collaboratore di Shevchenko ed ex vice del Dnipro Luigi Nocentini ha parlato del nuovo acquisto della Sampdoria Valdyslav Supriaha, appena sbarcato a Genova

La rincorsa all’attaccante della Sampdoria è finita con l’acquisto di Vladyslav Supriaha. L’ucraino è arrivato a Genova dopo un lungo corteggiamento, iniziato la scorsa estate, e dopo che la trattativa è stata anche vicina allo stop. Classe 2000, dopo un bel periodo al Dnipro si è un po’ perso alla Dinamo Kiev, ma ha i colpi.

Ha scelto la maglia numero 7 e oggi (mercoledì 2 febbraio, ndr) si allenerà per la prima volta agli ordini di Marco Giampaolo. Sulle sue potenzialità non ha dubbi Luigi Nocentini, ex vice-allenatore al Dnipro e collaboratore di Shevchenko nell’Ucraina:

Ero il vice allenatore del Dnipro che lo ha lanciato tra i grandi ottenendone grandi soddisfazioni visto che ha iniziato a segnare giovanissimo e con continuità. ha buona tecnica ma soprattutto esplosività e velocità di esecuzione.

Sampdoria, il vice di Sheva senza dubbi: Supriaha è pronto

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Nocentini non fa paragoni con altri attaccanti, ma è consapevole che Marco Giampaolo possa essere l’allenatore giusto per Supriaha:

Paragonarlo a qualche attaccante? È presto a mio parere, non è paragonabile a nessuno perché il calcio del campionato ucraino è molto diverso dagli altri. Lui ora è atteso a una prova di maturità. Secondo me è pronto per giocare subito, ma certamente trovare un formatore di giovani come Giampaolo è l’ideale per lui e per prepararsi al meglio.

Supriaha è stato corteggiato a lungo dalle squadre italiane. Oltre alla Sampdoria, infatti, c’erano Bologna e Genoa. La sua crescita è stata condizionata da qualche infortunio, ma secondo Nocentini, ora è pronto

Quando l’ho lasciato io lui era con la Dnipro. La Dinamo Kiev lo aveva prelevato dal vivaio e lo ha fatto esordire in  Champions. Lo volevano il Bologna, il Genoa, forse il suo salto di carriera è stato condizionato da un paio di infortuni. Ripeto, ora è il suo momento e deve dimostrare alla Samp che tutto il bene che si è detto di lui in questi anni non era esagerato.



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